Negli ultimi anni, l’alleanza tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita è stata messa alla prova da una serie di eventi geopolitici. In questo contesto, il Segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken si è recato a Riyadh per cercare di approfondire l’alleanza tra i due Paesi e discutere le questioni più urgenti. Questa visita assume un’importanza particolare, in quanto giunge in un momento in cui le autorità saudite hanno deciso di ritirarsi dall’alleanza marittima con gli Stati Uniti. In questo articolo esploreremo i dettagli di questa visita e le implicazioni per l’alleanza tra le due potenze mondiali che hanno un ruolo chiave nel panorama internazionale.
Durante la sua visita a Riyadh, il Segretario di Stato Usa Blinken ha ribadito l’importanza dell’alleanza tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, sottolineando come le relazioni tra i due paesi siano “rafforzate dai progressi sui diritti umani”. Questa dichiarazione può essere interpretata come un tentativo di bilanciare la necessità di mantenere un’alleanza strategica con Riyadh oltre che l’impegno degli Stati Uniti per la promozione dei diritti umani. Tuttavia, alcune organizzazioni per i diritti umani hanno criticato questa affermazione, sostenendo che il governo saudita ha ancora molto da fare per migliorare la situazione dei diritti umani nel paese.
In ogni caso, la dichiarazione di Blinken evidenzia la complessità delle relazioni tra gli Stati Uniti e Arabia Saudita e i molteplici fattori che influenzano questa alleanza strategica.
Blinken ha avviato la missione diplomatica per rafforzare le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, dopo anni di disaccordi su questioni come i diritti umani, la situazione in Iran, la sicurezza regionale e i prezzi del petrolio. Durante il suo incontro con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, i due hanno concordato di promuovere la stabilità, la sicurezza e la prosperità in tutto il Medio Oriente e oltre, incluso il lavoro per raggiungere la pace nello Yemen. L’incontro rappresenta un tentativo di rafforzare l’alleanza tra i due paesi, nonostante le tensioni degli ultimi anni.
Il Segretario di Stato Usa Blinken ha sottolineato l’importanza dei progressi sui diritti umani nella rafforzare le relazioni bilaterali tra Washington e Riyadh, durante la sua recente missione diplomatica in Arabia Saudita. Il funzionario Usa ha anche ringraziato l’Arabia Saudita per il sostegno fornito durante l’evacuazione di cittadini statunitensi dal Sudan, nonché per gli sforzi diplomatici per fermare i combattimenti tra fazioni sudanesi rivali.
Questo è il secondo viaggio di alto livello di funzionari statunitensi in Arabia Saudita, dopo quello del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan il 7 maggio. Durante la visita di tre giorni, Blinken incontrerà altri alti funzionari sauditi, nel tentativo di rafforzare l’alleanza strategica tra i due paesi.
La visita statunitense in Arabia Saudita arriva in un momento particolarmente delicato per le relazioni tra i due paesi.
Negli ultimi mesi, l’Arabia Saudita si è avvicinata a stati notoriamente ostili agli Stati Uniti, come Russia e Cina, e ha avuto ripetuti scontri con il presidente Joe Biden sulla sua fornitura di petrolio ai mercati globali e sulla sua disponibilità a collaborare con la Russia nell’OPEC+.
Inoltre, pochi giorni prima dell’arrivo di Blinken l’Arabia Saudita si è impegnata a ridurre ulteriormente la produzione di petrolio, una mossa che potrebbe aggiungere ulteriori tensioni al rapporto tra Washington e Riyadh. Gli obiettivi della visita del Segretario di Stato includono riconquistare influenza con Riyadh sui prezzi del petrolio, respingere l’influenza cinese e russa nella regione e alimentare le speranze per un’eventuale normalizzazione dei legami sauditi-israeliani.
Gli analisti stanno monitorando da vicino gli sviluppi di questa missione diplomatica e le possibili conseguenze per l’alleanza tra gli Usa e Arabia Saudita.
Secondo Richard Goldberg, consigliere senior presso la Foundation for Defense of Democracies, la preoccupazione principale della visita di Blinken in Arabia Saudita è scoraggiare una maggiore stretta relazione tra il regno saudita e la Cina.
Goldberg ha sottolineato l’importanza di spiegare ai sauditi che gli interessi cinesi non si allineano con quelli dell’Arabia Saudita e che una maggiore collaborazione strategica con la Cina potrebbe ostacolare i rapporti con gli Stati Uniti. Questa mossa potrebbe essere vista come un tentativo degli Stati Uniti di mantenere un certo grado di influenza nella regione, cercando di impedire che la Cina possa diventare un attore troppo influente in Medio Oriente.
Le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita sono state difficili fin dal 2019, quando il presidente Joe Biden, durante la sua campagna presidenziale, ha affermato che avrebbe trattato l’Arabia Saudita come “il paria che sono” se fosse stato eletto.
Dopo essere entrato in carica nel 2021, Biden ha rilasciato una valutazione dell’intelligence statunitense che implicava il principe ereditario nell’operazione che ha portato all’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi nel 2018.
La visita del presidente Usa in Arabia Saudita, a luglio 2022, non ha contribuito a migliorare la situazione e Riyadh sembra essere meno interessata a seguire le priorità degli Stati Uniti nella regione. Questi eventi hanno reso ancora più delicata la missione diplomatica di Blinken, che cerca di rafforzare l’alleanza tra i due paesi nonostante le tensioni degli ultimi anni.
Secondo Ma Hussein Ibish, studioso residente senior presso l’Arab Gulf States Institute di Washington, DC, le relazioni tra Washington e Riyadh stanno migliorando nonostante le tensioni degli ultimi anni.
Ibish ha affermato che, sebbene sembri che il rapporto sia più teso e superficiale, in generale è più forte rispetto a un anno fa, soprattutto quando si tratta di questioni di sicurezza e pochi altri temi di rilievo. Ciò potrebbe essere un segnale positivo per l’alleanza strategica tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, che in passato ha subito diverse crisi.
Ovviamente la situazione rimane delicata e la missione diplomatica di Blinken sarà cruciale per stabilizzare ulteriormente le relazioni tra i due Paesi in questo delicato momento storico.
Le relazioni internazionali sono state influenzate da diversi fattori negli ultimi anni tra cui il conflitto tra Russia e Ucraina, che ha rimescolato le alleanze geopolitiche e ha visto la Russia cercare di allinearsi con altre potenze come la Cina. Queste dinamiche hanno portato a una maggiore attenzione sulle relazioni tra le potenze mondiali, tra cui ovviamente Stati Uniti e Arabia Saudita.
Il recente riavvicinamento tra Iran e Arabia Saudita, mediato dalla Cina, ha svelato un risvolto positivo nella regione, ma ha anche allarmato gli Stati Uniti, che hanno visto con preoccupazione l’influenza cinese nella regione del Medio Oriente. Questo ha portato gli Stati Uniti a cercare di rafforzare l’alleanza con le autorità, cercando di impedire che Pechino possa diventare un attore troppo influente nella regione.
In questo contesto, la missione diplomatica di Blinken in Arabia Saudita diventa ancora più importante, poiché cerca di rafforzare l’alleanza tra i due paesi e di stabilire un equilibrio di potere nella regione del Medio Oriente, nel tentativo di proteggere gli interessi statunitensi e di mantenere una certa influenza nella regione.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…