La vasta operazione contro la ‘ndrangheta dei carabinieri del comando provinciale ha portato a 61 fermi a Vibo Valentia.
Fra le persone coinvolte nell’inchiesta, in totale 167, c’è anche l’ex presidente della provincia di Vibo, nonché ex sindaco di Briatico, Andrea Niglia.
Continua l’impegno delle forze dell’ordine per smantellare le organizzazioni criminali. La Calabria è tristemente nota come la regione di origine della ‘ndrangheta calabrese e in queste ore un nuovo blitz ha portato all’arresto di 61 persone.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, è scattata alle prime ore di questa mattina. Il comando provinciale dei carabinieri ha effettuato un blitz nell’ambito dell’operazione che è stata chiamata come “Maestrale-Carthago”, che ha impegnato 500 militari.
Fra le persone finite nel mirino, che sono 167, c’è anche l’ex presidente provinciale ed ex sindaco di Briatico, Andrea Niglia, accusato di truffa aggravata dal metodo mafioso.
Sono giorni intensi per la lotta alla criminalità in Calabria, infatti solo ieri è arrivata la notizia di un altro blitz che ha portato al fermo di 25 individui fra le frazioni di Paola e San Lucido, in provincia di Cosenza. Alcune di queste persone sono state messe ai domiciliari, altre hanno ricevuto il divieto di esercitare attività d’impresa, perché purtroppo la realtà è questa: il tessuto criminale si intreccia con quello imprenditoriale del luogo e le aziende costituiscono la via migliore per nascondere gli illeciti.
Non sono stati resi noti i dettagli del blitz di oggi, di quello scattato ieri all’alba però sappiamo che gli indagati dovranno rispondere di diverse accuse, come associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, detenzione illegale di armi e traffico di droga.
Ancora, dobbiamo tornare indietro di qualche giorno, fino al 3 maggio, per riportare un altro colpo importante contro la ‘ndrangheta. Parliamo de cosche della Locride, sempre in Calabria. Nell’ambito di questa inchiesta sono state effettuate diverse perquisizioni e 108 persone sono finite in manette in Italia ma anche in Germania.
Sì perché le organizzazioni criminali del nostro territorio riescono a tessere una rete di rapporti che sconfina oltre l’Italia. Anche questo maxi blitz è molto importante, è stata denominata operazione Eureka e ha colpito due cosche: Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.
L’operazione ha interessato diverse città calabresi, con perquisizioni e acquisizioni di elementi che hanno portato a evidenziare un imponente attività di contrabbando di cocaina dal Sud America all’Europa. Parallelamente è stata istituita anche una rete di riciclaggio di denaro transnazionale.
In questo periodo c’è un’attività molto intensa delle forze dell’ordine, che sulla scia di questo maxi blitz, forse il più imponente dell’ultimo periodo, ne sta eseguendo altri nelle zone calabresi, quartier generale delle attività illecite. L’ultima operazione, quella odierna, sta portando gli inquirenti anche in una direzione diversa, ovvero la collaborazione fra le cosche e la politica locale. Si dovrà però attendere per ulteriori informazioni poiché ancora non sono stati resi noti i dettagli.
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