Una decina di giovani esponenti dell’autonomia torinese ha interrotto un convegno a ‘IoLavoro‘ a Torino mentre stava parlando il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Mentre la digos stava allontando il gruppo dall’area di dibattito, un’antagonista si è messa a gridare ed è stata circondata dagli agenti. Il ministro ha esortato la ragazza a prendere la parola. “Venga qui una“, ha detto, “con garbo“, ha aggiunto riferendosi agli agenti.
“Non ci racconti che il Paese sta cambiando – ha esordito una degli antagonisti, Maria Edgarda, del centro sociale Askatasuna -, io lavoro per sei euro all’ora e lei viene qui e dice delle cose, ma poi fa passare il Jobs act e dopo tre anni la giostra si ferma e io sono daccapo. Ma lei sa cosa è davvero la precarietà? Non credo“. “Create la fiera del lavoro precario – ha ancora aggiunto -, dilapitate le risorse dei territori per cementificarli. E’ una farsa questa“. “E ricordo – ha concluso – che solo perchè siamo qui la digos ci sta portando via“. “E io ti ho inviatata qui – ha ribattuto il ministro -, spero di poter dire che l’abbiamo superato“.
“Vogliamo fare in modo che le persone abbiano un’opportunità vera“, ha risposto Poletti. “Stiamo lavorando a un contratto indeterminato a tutele crescenti – ha precisato -, su cento avviamenti al lavoro negli ultimi anni l’85% non sono contratti a tempo indeterminato. Però tutti facciamo grandi dichiarazioni“. “Io sono pronto a discutere – ha concluso – su come faremo il contratto perché voglio che cali questo 85%“.
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