Altro blitz da parte degli attivisti di Ultima Generazione a Roma. Gli ambientalisti hanno imbrattato la facciata del Senato con del fango, urlando slogan a favore della transizione ecologica. Due donne del collettivo si sono anche spogliate, rimanendo a petto nudo e cospargendosi di fango il corpo. Le forze dell’ordine sono subito intervenute per fermarli, e alcuni di loro sono stati portati in caserma dai Carabinieri. Si tratta dell’ennesimo attacco a Roma, dopo quelli dei giorni scorsi in Piazza Navona e più di recente alla Fontana di Trevi. Dall’inizio del 2023, sono più di 100 gli attivisti individuati.
Ennesimo attacco a Roma da parte di esponenti di Ultima Generazione, il collettivo ambientalista che si è reso protagonista in questi ultimi mesi di iniziative d’impatto per promuovere la propria causa. Questa volta, ad esser stato colpito, il Senato, a suon di acqua e fango. Alcune delle attiviste, poi, si sono denudate, cospargendosi a loro volta del liquido sporco come segno di protesta per quanto accaduto in Emilia Romagna. Sia Polizia che Carabinieri sono intervenuti, con questi ultimi che hanno portato 11 di loro in caserma. Già in passato Palazzo Madama era stato imbrattato all’esterno sempre dagli ambientalisti con vernice lavabile. Questo è l’ultimo, in ordine di tempo, di blitz che hanno come vittima la città di Roma e i suoi monumenti. Nelle settimane scorse, ad essere invase da liquido nero erano state la Fontana della Barcaccia, quella dei Quattro fiumi in Piazza Navona e due giorni fa quella di Trevi.
È quanto successo questa mattina davanti a Palazzo Madama, dove un gruppo di attivisti del collettivo Ultima Generazione, hanno lanciato acqua e fango contro le sue pareti, urlando slogan pro transizione ecologica. Due ragazze si sono poi spogliate, rimanendo a petto nudo e versandosi addosso acqua fangosa, al grido di “L’alluvione dell’Emilia-Romagna era un disastro annunciato. Portiamo il fango della politica nel palazzo della Politica”.
Le forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri, sono subito intervenute, trascinando via le due giovani e allontanando le altre persone del gruppo. Benché sia giunta un’ambulanza, gli ambientalisti hanno rifiutato il soccorso medico. Undici componenti sono finiti in caserma: dall’inizio dell’anno sono più di 100 quelli individuati dalle autorità, e 93 quelli ad aver ricevuto un foglio di via dalla città di Roma.
In merito all’attacco al Senato di questa mattina, gli attivisti di Ultima Generazione ha dichiarato: “Il fango versato oggi rappresenta il risultato delle politiche portate avanti a Palazzo Madama”.
Due giorni fa, domenica, alcuni esponenti sempre del collettivo avevano preso di mira la Fontana di Trevi, entrando nelle sue acque e imbrattandole con del liquido nero a base di carbone vegetale. Gli attivisti avevano quindi esposto striscioni con le scritte “No al fossile”, urlando slogan.
il gesto era però stato accolto da turisti e passanti con fischi e insulti e si era concluso poco dopo grazie all’intervento delle forze dell’ordine, che li avevano costretti ad uscire a forza. Sul posto era giunto anche il primo cittadino della Capitale, Roberto Gualtieri, visibilmente irritato e stanco di questi continui attacchi alla sua città.
“Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico. Costoso e complesso il ripristino, sperando che non ci siano danni permanenti. Invito gli attivisti a misurarsi su un terreno di confronto senza mettere a rischio i monumenti” aveva scritto poco prima tramite il suo profilo Twitter.
“Tante persone dovranno lavorare per rimuovere la vernice, appurarsi che non ci siano danni permanenti, come noi speriamo. È sempre un rischio che corrono i monumenti. Gli interventi di ripristino sono sempre costosi e hanno un impatto ambientale significativo” aveva poi aggiunto, ringraziando Ama e Polizia locale per il tempestivo intervento, che aveva bloccato ulteriore versamento di liquame nella fontana.
Prima di Trevi, gli ambientalisti avevano riservato tale gesto anche alla Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona, prima ancora in quella della Barcaccia in Piazza di Spagna e avevano inoltre organizzato un sit-in bloccando il traffico delle auto in Via del Tritone.
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