Zvonomir Boban e il Milan potrebbero separarsi a breve: tra il dirigente croato e Ivan Gazidis, amministratore delegato rossonero, non scorre buon sangue. La spaccatura tra i due è nota, non è un mistero che tra le parti non ci sia la stessa visione, ma adesso la tensione sembra essere arrivata a un punto dal quale appare difficile tornare indietro. Decisivo, in questo senso, sarà l’incontro in sede a breve tra i due che chiarirà se l’avventura di Boban al Milan potrà proseguire o se sarà divorzio immediato.
Boban, infatti, non ha mai fatto mistero di avere vedute differenti rispetto a Gazidis e soprattutto non vorrebbe ingerenze sull’aspetto sportivo per il quale è stato chiamato a lavorare al Milan. Il dirigente croato, quindi, sarebbe pronto a lasciare il Milan e tornare alla FIFA – dove ricopriva la carica di vicepresidente – anticipando così la naturale scadenza del contratto che lo lega alla società rossonera rinunciando allo stipendio. Alla base della decisione, infatti, ci sarebbe soprattutto una questione d’orgoglio da parte dell’ex calciatore che non vuole venga messo becco sulla parte sportiva curata da lui stesso, da Paolo Maldini e dal DS Massara; i contatti con il massimo organo continentale non sono mai stati interrotti e la FIFA – dove il lavoro dell’attuale dirigente rossonero è stato molto apprezzato – riaccoglierebbe a braccia aperte Boban. Tra le novità principali introdotte da Boban alla FIFA c’è sicuramente da ricordare l’introduzione del VAR che ha rivoluzionato il mondo del calcio, ma non solo: tra le idee rivoluzionarie dell’ex calciatore, infatti, c’è anche quella di punire gli allenatori con i cartellini come accade per i calciatori (e non solo con l’allontanamento), le norme contro le perdite di tempo volontarie e quelle per modificare le rimesse dal fondo con la possibilità di giocare il pallone già entro l’area che hanno reso il gioco del calcio più veloce.