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Il 18 marzo 2015 Bobby Solo spegne 70 candeline: un traguardo importante per il cantante e musicista nato a Roma (ma da genitori friulani) che da oltre cinquant’anni è un volto popolarissimo per tutte le famiglie italiane, fin dal ‘botto’ a Sanremo 1964 con l’immortale Una Lacrima sul Viso. Per il suo stile musicale e per il suo look, Bobby Solo, che all’anagrafe si chiama Roberto Satti, è stato soprannominato l’Elvis italiano. Ripercorriamo velocemente la sua carriera.
Bobby Solo si avvicina alla musica fin da ragazzino, affascinato dal personaggio di Elvis Presley, imparando presto a suonare la chitarra e componendo le sue prime canzoni. All’inizio degli anni ’60 il padre viene trasferito a Milano per lavoro e l’intera famiglia, compreso il giovanissimo Roberto, si sposta con lui.
Nel capoluogo lombardo viene notato dal discografico Vincenzo Micocci, che gli propone un contratto per la Dischi Ricordi: al momento della firma opta per il diminuitivo Bobby al posto del suo vero nome Roberto, ma quando la segretaria gli chiede di indicare anche un cognome lui risponde di non mettere nulla, lasciando ‘Bobby solo’. L’equivoco genere il nome d’arte che lo accompagnerà per tutta la carriera.
Il 45 giri d’esordio è ‘Ora che sei già una donna‘ del ’63, ma il grande debutto avviene l’anno successivo al Festival di Sanremo, quando l’appena diciannovenne Bobby Solo canta in coppia con il mitico Frankie Laine il brano ‘Una lacrima sul viso‘. La canzone non vince ma ottiene un notevole successo in Italia (otto settimane in testa alla classifica) e all’estero, vendendo in poco tempo oltre due milioni di copie. L’exploit convince la Ricordi a pubblicare il primo album di Bobby Solo, intitolandolo con il suo nome. Sempre nel ’64 Bobby fa il suo esordio nel cinema e vince il Festivalbar con ‘Credi a me‘.
Il 1965 è l’anno della vittoria a Sanremo (in totale ci andrà per ben 12 volte) con ‘Se piangi, se ridi‘, destinata a diventare un altro grande classico della sua discografia. Partecipa inoltre all’Eurovision Song Contest, tenutosi a Napoli, classificandosi al quinto posto, e a Un Disco per l’Estate, manifestazione che all’epoca era molto seguita. Nel dicembre del ’66 incide il suo terzo grande successo commerciale, ‘Non c’è più niente da fare‘. Successivamente pubblica altri brani molto popolari come ‘San Francisco’, ‘Siesta’, ‘Una granita di limone’ e ‘Domenica d’agosto’.
Bobby Solo rivince Sanremo nel 1969 con ‘Zingara‘, in coppia con Iva Zanicchi, anche se probabilmente è la versione di quest’ultima ad aver conquistato maggior fama presso il pubblico. Nel decennio successivo, pur continuando a pubblicare regolarmente dischi, il suo successo diminuisce, e Bobby decide di passare ‘dall’altra parte’ dell’industria discografica aprendo gli studi di registrazione Chantalain. Ha però un buon sussulto nel 1980 con ‘Gelosia‘, proposta al Festival di Sanremo di quell’anno, nell’81 con ‘Non posso perderti‘ e nell’82 con ‘Tu stai‘.
Negli anni ’80, insieme a Rosanna Fratello e Little Tony, forma il supergruppo i Ro.Bo.T. (dalle loro iniziali) che riscuote un certo successo, soprattutto grazie alla partecipazione a varie trasmissioni televisive. Nel 1989 vince con ‘Una lacrima sul viso’ il programma revival C’era una volta il Festival. E a Sanremo ci torna clamorosamente nel 2003, a 39 anni di distanza dalla prima volta, in duetto con Little Tony con l’autoironica ‘Non si cresce mai‘.
In tutti questi anni Bobby Solo non ha mai interrotto la sua attività live, portando in tour non solo i suoi vecchi successi ma anche molte cover, a cominciare da quelle del suo mito Elvis Presley ma anche di Little Richard, Chuck Berry e altri personaggi mitici dell’epoca del rock’n’roll. A breve dovrebbe uscire anche un suo nuovo album di inediti.
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