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Nessuno più di loro incarna la filosofia delle larghe intese, visto che hanno deciso di attuarle nella vita privata: lui è Francesco Boccia, deputato del Pd da sempre considerato vicino a Enrico Letta e alla corrente democristiana, anche se adesso ‘flirta’ con Matteo Renzi. Lei è Nunzia De Girolamo, una fedelissima di Silvio Berlusconi poi passata con il Nuovo Centrodestra di Alfano, ministro delle Politiche Agricole del governo Letta. Due che dovrebbero guardarsi in cagnesco essendo su sponde opposte, ed invece l’amore vince su tutto, coronato da un matrimonio nel 2011 e la nascita di una figlia l’anno dopo. Una coppia così era facile che finisse nel mirino della stampa, del popolo dei social network, degli opinionisti dalla penna affilata: ma più del loro background ideologico, a finire nel mirino sono le numerose gaffe di cui si rendono protagonisti.
Le gaffe sono il pane quotidiano di Nunzia De Girolamo: gli animalisti ancora oggi sono soliti ricordare di come durante una trasmissione televisiva sostenne che le lontre fossero uccelli. L’ultima perla di quella che Dagospia ha ribattezzato ‘Nostra Regina del Sannio‘ è stato un cordiale sms inviato all’ex amico Mastella in cui lo apostrofava come ‘una m…‘ per i commenti poco lusinghieri di lui sulla vicenda degli appalti Asl.
Le intercettazioni in cui il ministro userebbe epiteti volgari, irriferibili, durante le riunioni per decidere affari e appalti della Asl di Benevento hanno scatenato polemiche furibonde che hanno investito non solo la De Girolamo, ma anche la sua dolce metà, che tra giornali e talk show tenta incerte difese d’ufficio che peggiorano ancora di più la situazione. E un po’ viene da compatirlo Boccia: schierarsi senza indugi al fianco della moglie o fare il deputato del Pd? Deve prevalere il marito o il politico?
Va detto che anche Boccia quando si tratta di gaffe non si tira indietro, soprattutto su Twitter, vero terreno d’elezione del Nostro quando si tratta di fare brutte figure: se gli internauti osano criticarlo va su tutte le furie, ed è tutto un fiorire di ‘Se non sei d’accordo con me, fatti eleggere e poi ne riparliamo‘, ‘Fai ridere… coniglio‘, ‘Vai… vai a lavorare‘, come riporta oggi un articolo del Corriere della Sera a firma di Fabrizio Roncone. Ma Boccia sfoggia anche la sua cultura confondendo gli aerei F35 con gli elicotteri, suscitando l’ilarità del web.
Ma il buon Boccia tira avanti per la sua strada: il suo mantra è che ‘le inversioni a U a volte sono necessarie‘, come dichiarato ieri a Piazza Pulita, e poco importa che le sue affermazioni perentorie trovino pronta smentita, che si parli di aerei, web tax o bilancio statale. La favola del timido, mite economista di scuola prodiana che si trasforma in Mister Hyde sui social network, e della (ex?) berlusconiana sannita dalla contumelia facile è destinata a continuare e a regalarci altri momenti indimenticabili: dalle larghe intese alle magre figure, almeno l’ironia su di loro ottiene consensi bipartisan.
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