Entro la fine dell’anno, Tim, Vodafone, Wind-Tre e Fastweb dovranno restituire gli importi richiesti illegittimamente agli utenti di telefonia fissa per le bollette a 28 giorni in violazione alle quattro delibere che l’Agcom ha prodotto su questo tema.
La decisione dell’Agcom
Il termine per i rimborsi relativi alle bollette a 28 giorni è stato deciso dal consiglio dell’Agcom – relatore il commissario Francesco Posteraro. Per chi non ha cambiato operatore ciò significa che la nostra compagnia telefonica dovrà provvedere a posticipare la decorrenza della fattura – o delle fatture – per un numero di giorni pari a quelli erosi con le bollette a 28 giorni – si può spalmare il rimborso su più fatture. Il calcolo dei giorni erosi – e dei corrispondenti giorni gratis a cui avremo diritto – riguarderà il periodo compreso tra il 23 giugno del 2017 e la data in cui la vostra compagnia telefonica è ritornata alla fatturazione mensile. Un mese di 31 giorni ha tre giorni erosi, uno di 30 due.
Probabilmente le compagnie telefoniche potrebbero contattarvi per proporvi soluzioni di compensazione alternative, come la segreteria telefonica o qualche altro servizio a pagamento gratis per un certo periodo di tempo.
Rimborso bollette 28 giorni: cosa fare se si è cambiato gestore telefonico
Chi ha cambiato operatore per il vostro telefono fisso dovrà aspettare la decisione del Tar del Lazio – che verrà discussa a novembre. Tutto è nato da un contenzioso avviato dalle compagnie telefoniche per opporsi alle delibere che imponevano il ritorno alla fatturazione mensile, e imponevano il ristoro delle somme illegittimamente percepite con le bollette a 28 giorni. La nota dell’Agcom osserva che “il provvedimento adottato dall’Autorità intende salvaguardare in tempi rapidi i diritti di tutti gli utenti coinvolti dagli aumenti tariffari imposti dagli operatori”.
Rimborso bollette 28 giorni: cosa ci dobbiamo aspettare
Bisogna vedere ora cosa accadrà. L’Agcom aveva già introdotto la modalità dello sconto in bolletta per rimborsare le bollette di 28 giorni in una delibera del primo marzo, che sarebbe dovuto partire con la prima fattura utile – ovvero aprile. Se le compagnie telefoniche non hanno provveduto allora a scontare i giorni illegittimamente erosi è difficile che lo facciano ora.
Con ogni probabilità aspetteranno la decisione del Tar del Lazio e solo successivamente prevederanno dei rimborsi per le bollette a 28 giorni. Noi ovviamente cercheremo di tenervi aggiornati.