Operatori telefonici e, tra un po’ anche altri gestori di servizi come le tv a pagamento, sono passati alle bollette a 28 giorni, portando la fatturazione da mensile a ogni 4 settimane. All’utente può sembrare poca cosa, ma per le aziende significa incassare in un anno 13 mensilità anziché 12, con un aumento nella spesa che, secondo i calcoli del Codacons, arriva all’8,6%. E questo, nonostante l’intervento dell’Autorità Garante per la Comunicazione dello scorso marzo che ha chiesto, almeno per la telefonia fissa, di tornare alla fatturazione mensile e, per quella mobile, di non scendere sotto le 4 settimane. Da allora, le società hanno fatto melina e hanno continuato per la loro strada. Per questo, ora il Codacons è sceso a fianco di chi vorrà fare ricorso e chiedere il rimborso.
Chi vorrà fare reclamo potrà rivolgersi alle strutture regionali di conciliazione, i Co.re.com, con una procedura facile e gratuita, per aderire alla causa collettiva contro le compagnie per violazione dell’articolo 650 del codice penale sulla “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità“.
Per farlo, basta andare sul sito dell’Agcom e compilare il Formulario UG, oppure selezionarlo sul sito della Co.re.com della propria Regione.
Chi preferisce, potrà rivolgersi al Codacons che ha pubblicato il formulario già pre compilato, a eccezione dei dati personali. “La conciliazione rappresenta infatti una procedura semplice e gratuita di risoluzione extragiudiziale delle controversie – spiegano dall’associazione-, obbligatoria per legge nelle liti tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche, ideata proprio per tutelare i diritti dei consumatori. Permette quindi di richiedere un congruo indennizzo per ogni bolletta emessa con fatturazione a 28 giorni”.
Per aderire si potrà inviare un sms al numero 4892892 con il testo ‘203 CODACONS 2017’ al costo di € 2,03, di cui una parte destinata in beneficenza.
È importante comunque sottolineare che la delibera dell’Agcom chiede la fatturazione mensile solo per la telefonia fissa, Adsl, in fibra, e ai contratti fisso-mobile perché “servizi universali”: questo non ha fermato le compagnie dalla bolletta a 28 giorni.
Per i contratti di sola telefonia mobile o per la tv a pagamento, che non rientrano nei servizi universali, la fatturazione a 4 settimane è valida.
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