Bollette energetiche: entro il 10 gennaio 2024 tutti gli utenti domestici dovranno transitare dal mercato tutelato a quello libero. Ecco cosa cambia.
Secondo un’indagine sono oltre 9 milioni gli utenti che si trovano sul mercato tutelato, per questo bisogna prepararsi in tempo e comprendere quali siano i vantaggi e i potenziali rischi da affrontare. Cosa succede se non si chiede il trasferimento? La fornitura viene assegnata d’ufficio o viene interrotta? Sono tutte domande a cui bisogna dare una valida risposta. Le regole, i criteri e le modalità per transitare al mercato libero sono contenute nel provvedimento Milleproroghe. Ecco cosa ci attende.
A partire dal 10 gennaio 2024 tutti gli utenti che hanno optato per il mercato tutelato saranno costretti a scegliere un operatore del mercato libero. Quali sono le conseguenze e gli effetti? Per l’energia elettrica la transazione slitterà a gennaio 2024 e nel corso del corrente anno ci sarà un regime di transizione per chi si trova nel mercato tutelato. La platea di utenti che si trovano nel mercato tutelato si esaurirà gradualmente, come previsto anche dalle disposizioni di legge.
Anche se il passaggio avverrà a gennaio, la cosa positiva è che non bisognerà attendere al primo mese dell’anno 2024, ma si potrà transitare fin da subito, preparandosi in anticipo. In ogni caso quando il tutelato terminerà in modo effettivo non si rischia di ritrovarsi senza fornitore. Chi perde il fornitore di energia elettrica transita al mercato di Salvaguardia e non rischia alcuna interruzione nella fornitura di corrente.
In vista del passaggio al mercato tutelato a quello libero, è bene fare chiarezza e capire che il mercato libero è un mercato concorrenziale in cui i fornitori di energia e gas possono fissare liberamente le tariffe da offrire agli utenti. Transitare al mercato libero non implica il sostenimento di alcun costo aggiuntivo: è totalmente gratuito e non comporta alcuna sostituzione dei contatori.
Come anticipato il passaggio è del tutto gratuito e non comporta alcuna interruzione nell’erogazione della fornitura. Le tariffe del mercato libero sono più vantaggiose di quelle offerte nel mercato tutelato ed includono servizi addizionali, programmi fedeltà e scontistiche. A differenza del prezzo praticato nel mercato tutelato, le tariffe nel mercato libero sono a prezzo indicizzato o a prezzo bloccato a seconda delle esigenze dell’utente. Transitando dal mercato tutelato al libero mercato, un utente tipo può risparmiare fino a otre 450 euro l’anno.
Per transitare dal mercato tutelato a quello libero è necessario sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura con un nuovo operatore. Sarà il nuovo fornitore ad occuparsi di tutto. L’utente dovrà scegliere l’offerta più conveniente e fornire i seguenti dati: codice POD per l’energia elettrica, dati anagrafici, indirizzo email, indirizzo di fornitura, IBAN (nel caso in cui si opti per l’accredito automatico in bolletta).
Nel caso in cui non si dovessero rispettare le tempistiche, gli utenti non andranno incontro a sanzioni o a multe. Il principale rischio è quello di andare incontro ad un incremento dei costi energetici.
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