[didascalia fornitore=”Photo by James Sutton on Unsplash”]Photo by James Sutton on Unsplash[/didascalia]
Gli operatori telefonici si stanno gradualmente adeguando agli obblighi di legge sulla bolletta mensile. Tutto è partito dalla spinta della legge 172/2017 che ha imposto il passaggio alle bollette su base mensili per telefonia e pay tv entro il 4 aprile.
Le nuove offerte
la legge 172/2017 ha fissato l’obbligo del ritorno alla fatturazione mensile, ma non ha dato alcuno indicazione su come si debba compiere tale passaggio. Il risultato di questa scelta è stato che ogni compagnia ha fatto come ha voluto. C’è chi ha lasciato invariato il prezzo delle offerte commerciali ma ha ridotto i servizi legati all’offerta – e quindi meno minuti, sms, Giga di traffico Internet… -, mentre altri hanno preferito mantenere invariati i servizi ed aumentare i costi tenendo della tredicesima mensilità persa per lo stop di legge. infine alcuni hanno scelto di riformulare le loro offerte, stabilendo un diverso rapporto tra costi e servizi.
Diritto di recesso
Qualunque cosa abbia scelto il vostro operatore, ricordatevi che come avviene in ogni caso in cui ci sia stata una variazione unilaterale degli importi o delle condizioni contrattuali, abbiamo il diritto – entro 30 giorni dalla comunicazione – di recedere dal contratto di telefonia in essere per passare eventualmente ad un’altra compagnia. E il tutto deve avvenire senza penali, costi di disattivazione o restituzione degli importi relativi alle promozioni già godute (articolo 70, comma 4, del Dlgs 259/2003).
L’unico obbligo per gli utenti è quello di comunicare il recesso in una delle forme indicate nel contratto stesso – che in genere è l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno o la Pec.
Rimborsi sfumati per ora
La querelle delle bollette a 28 giorni non è finito con il ritorno alla fatturazione mensile: agli utenti andrebbero riconosciuti dei rimborsi per le somme che hanno pagato in più a seguito dell’introduzione delle bollette a 28 giorni. I rimborsi medi dovrebbero valere in media una ventina di euro.
Per ora però non si ancora nulla sul tema, perché il Tar del Lazio ha sospeso tale passaggio. Se ne riparlerà dopo la discussione del ricorso presentato dalle compagnie telefoniche – in programma l’11 aprile.
Sospensione cautelare degli aumenti
In questi giorni, l’autorità garante della concorrenza sul mercato ha anche deliberato una sospensione cautelare dei rialzi delle bollette telefoniche a seguito del ritorno alla fatturazione mensile. Vedremo se verrà rispettato.