ll Tar della Lombardia ha accolto il ricorso presentato dal Codacons contro i rincari tariffari di luce e gas scattati lo scorso 1 luglio. Alla base del ricorso, un aumento dei prezzi che, secondo l’Autorità per l’energia, erano dovuti a speculazioni da parte dei grossisti.
“Ora grazie al Codacons 30 milioni di italiani riceveranno la prossima bolletta della luce e del gas ribassata e senza aumenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – Era assurdo infatti rincarare le tariffe per effetto di illeciti sui quali adesso dovrà pronunciarsi la magistratura”.
Per i giudici amministrativi, presieduti da Mario Mosconi, i rincari, se sono illegittimi, costituiscono infatti “un immanente danno grave ed irreparabile soprattutto per la vastissima platea che compone i singoli utenti finali (per lo più famiglie ed utenti non gestori di attività produttive, percettori di bassi redditi)” e se invece sono legittimi “potranno essere agevolmente recuperati nell’ambito degli ulteriori sistemi di fatturazione attraverso idonee ed eque modalità di prelievo”. Per questo il Tar “accoglie” il ricorso dell’associazione dei consumatori, “sospende l’efficacia della deliberazione” dell’Autorità del 28 giugno scorso” e “manda la trattazione in sede collegiale della detta istanza cautelare alla camera di consiglio del 15 settembre 2016”.
Il Codacons però esulta parzialmente e annuncia di aver “depositato un esposto presso le Procure di Roma e Milano, chiedendo di indagare per il reato di truffa aggravata e aggiotaggio, e ha avviato una azione collettiva attraverso la quale gli utenti possono costituirsi parte offesa e far valere i propri diritti”.
“L’Autorità si è limitata ad avviare un procedimento intimando la cessazione immediata delle condotte anomale ancora in corso e prevedendo l’eventuale adozione di altre misure regolatorie, ma ha deciso di nascondere ai cittadini l’elenco dei grossisti accusati di condotte illecite, omettendo volutamente di rendere pubblico l’elenco degli operatori coinvolti” ha accusato il Codacons.