Le bollette della luce e del gas saranno in calo a partire da aprile 2016. Lo ha stabilito l’Autorità per l’energia elettrica e il gas che, grazie alla diminuzione del prezzo di petrolio e gas naturali, garantirà risparmi ai cittadini. Nei prossimi tre mesi l’elettricità costerà il 5 per cento in meno rispetto ai tre mesi precedenti, mentre il gas il 9,8 per cento in meno. Il risparmio non sarà per tutti i cittadini, ma solo per quelli che sono rimasti con il servizio statale.
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Nel mercato energetico italiano, il servizio di maggior tutela prevede l’erogazione di energia elettrica sotto il controllo statale, alle condizioni stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Ogni tre mesi questo istituto ha il compito di rivedere le tariffe in base alle fluttuazioni del prezzo delle materie prime, come petrolio e gas. Al servizio di maggior tutela si contrappone il mercato libero (obbligatorio dal 2018) le cui tariffe non sono agganciate a quelle previste dall’Autorità. I fornitori del libero mercato offrono piani tariffari con il prezzo bloccato per un determinato periodo di tempo, ad esempio un anno. Se le tariffe dell’Autorità aumentano, il prezzo bloccato diventa un vantaggio per il consumatore del libero mercato. In caso contrario uno svantaggio. Insomma, sia la maggior tutela che il libero mercato hanno pro e contro.
L’Autorità ha stabilito l’abbassamento delle tariffe a partire da aprile 2016. Il calo del 9,8 per cento sulla bolletta del gas e quello del 5 per cento sulla bolletta dell’elettricità vale dal 1 aprile al 30 giugno. La percentuale (calcolata rispetto ai tre mesi precedenti e all’anno di consumo medio da luglio 2015 e giugno 2016) è destinata ad abbassarsi ulteriormente nel lungo termine. A meno che il prezzo delle materie prime non torni a crescere. La famiglia tipo (quella del servizio a maggior tutela, appunto) da aprile risparmierà 8 euro di elettricità e 59 euro in gas.
“La riduzione della bolletta del gas è principalmente dovuta al calo eccezionale della componente materia prima, guidato dall’andamento dei corsi dei mercati e – spiega l’Autorità in una nota – dalle aspettative al ribasso riflesse nelle recenti quotazioni a termine nei mercati all’ingrosso del gas naturale in Italia e in Europa per il prossimo trimestre. Il trend ribassista nei mercati delle commodity energetiche sconta l’attuale debolezza della crescita economica a livello mondiale, l’abbondanza di gas in Europa e le dinamiche, anche di natura geopolitica, delle strategie di offerta dei produttori. Del crollo dei prezzi dei combustibili, e del gas in particolare, ha beneficiato anche il prezzo dell’energia elettrica, in discesa sul mercato all’ingrosso”.
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