Secondo i dati del del ministero della Salute oggi, 11 gennaio, il numero dei nuovi positivi a Covid-19 è 12.532. Negli ospedali la situazione si fa sempre più grave, con numeri in crescita sia nei reparti di medicina ordinaria, sia in quelli di terapia inensiva.
Con un tasso positivi/test al 13,6%, il numerio dei morti nelle 24 ore si attesta a 448 decessi.
Durante la riuonione governo-Regioni, tre regioni hanno richiesto l’irrigidimento delle misure restrittive per tutto il Paese.
Secondo i dati del Ministero, oggi, 11 gennaio, nelle terapie intensive sono stati ammessi 27 nuovi pazienti (risultanti dal salto tra i 168 nuovi ammessi e i dimessi) di Covid-19. Sale così a 2.642 il numero dei pazienti in rianimazioni. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari aumentano invece di 176 unità (23.603 totali).
Nelle ultime 24 ore, a fronte dei 91.656 tamponi processati, risulta un tasso di positività a Covid-19 del 13,6%. Ieri, con 139.758 test, era a 13,3% (+0,3%).
Oggi, 11 gennaio, sul British Journal of dermatology è stata pubblicata anche una scoperta fatta dal team dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con lo Ieo e il Centro diagnostico italiano, guidato da Raffaele Gianotti.
Secondo i risultati dei ricercatori, ci sarebbe un nuovo paziente 1 di Covid-19 in Italia: una donna milanese di 25 anni, cui era stata fatta una biopsia della pelle per una dermatosi atipica, il 10 novembre 2019.
Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da Sky TG24, ha chiesto che, nel caso in cui non si inverta la tendenza dei contagi, la Regione entri in zona rossa. “La scorsa settimana l’Rt si è improvvisamente innalzato a 1,24 e tenendo conto dei nuovi parametri ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa“, ha spiegato. “Mi auguro che questi numeri si invertano”, ma se non avverrà il presidente della Lombardia prevede “la chiusura delle scuole”.
“Sta arrivando un’impennata“, ha chiarito oggi il Premier Giuseppe Conte. “Dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi: non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici“, ha spiegato il presidente del Consiglio a Tg3.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, durante la riunione tra governo e Regioni, ha ribadito l’efficacia del modello a fasce. Le zone di contagio saranno riconfermate nel nuovo dpcm, che prevede il passaggio in arancione con Rt a 1 e in rosso con 1,25.
Senza le misure di contenimento per Covid-19 introdotte a Natale “avremmo altri numeri“, ha quindi sottolineato Speranza. Secondo lo stesso ministro, il limite di due non conviventi ospitati in casa “si è dimostrata una norma ragionevole che ha funzionato nel periodo natalizio. Credo che avrebbe senso confermarla“.
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