L’impennata dei contagi non accenna ad assestarsi. Ecco le cifre del bollettino di oggi, 23 ottobre, diffuso dal ministero della Salute: nelle ultime 24 ore sono stati 19.143 i nuovi casi di positività a Covid-19, +3064 rispetto a ieri, quando erano stati 16.079. Diminuisce però il numero delle vittime: oggi 91, contro i 136 decessi di ieri. Si fanno sempre più tamponi, che quasi ogni giorno toccano un nuovo record: quelli effettuati nell’ultima giornata sono stati 182.032, +11.640 rispetto ai 170.392 di ieri.
La Regione più colpita dal Coronavirus si riconferma essere la Lombardia con quasi 5mila nuovi casi, seguono 2.280 unità in Campania e 2.032 in Piemonte. Gli attualmente positivi sono 186.002 (+16.700) con 10.549 pazienti ricoverati con sintomi.
Al centro delle preoccupazioni ci sono le terapie intensive, che oggi riempiono 57 letti in più: il totale è 1.049 in terapia intensiva. In Lombardia infatti è stato riaperta la struttura allestita ad hoc in Fiera durante i giorni della prima ondata, che ha già accolto alcuni pazienti nelle scorse ore. Sono in isolamento domiciliare 174mila pazienti, 2.352 le persone guarite o dimesse.
“La linea epidemiologica sta salendo. Oggi in Lombardia ci sono 5.000 positivi in più. Il virus ha ripreso a circolare“: così il governatore Attilio Fontana ha commentato i numeri odierni durante il punto stampa a Palazzo Lombardia. Dai tamponi effettuati oggi sono emerse 4.916 nuove positività a Covid-19. “A Milano città i nuovi contagiati sono attorno ai 1.000. In tutta la regione ci sono stati circa 350 ricoveri in più e le terapie intensive raggiungono complessivamente quota 170“, aggiunge. Fontana sollecita che “finchè non si arriva a condizioni drammatiche, bisogna fare di tutto per evitare il lockdown“, che in questi giorni sembra diventare un’opzione sempre più realistica.
“Oggi abbiamo 2.280 positivi su 15.800 tamponi, cioè il 14,5% di contagi rispetto al 12,8% di ieri”: questi i numeri su Covid-19 forniti dal governatore della Campania Vincenzo De Luca durante una diretta Facebook. Visti i numeri, dal presidente De Luca arriva la proposta mossa di una chiusura: 30/40 giorni per arginare il contagio.
“Procederemo nella direzione della chiusura di tutto. Per i dati dei contagi che abbiamo non basta l’ordinanza che entra in vigore oggi. Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo chiudere oggi, non domani. Siamo ad un passo dalla tragedia”, ha spiegato.
Il Piemonte segue con 51.700 unità, 2.032 più di ieri, con 1036 sono asintomatici, poco più della metà. Nove decessi e 6 “casi importanti”. I ricoverati in terapia intensiva sono 84, quelli in reparto 1.362. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.016. Dei 919.629 tamponi diagnostici effettuati, 495.464 sono risultati negativi. Per arginare il propagarsi di Covid-19 Torino non ha approvato un coprifuoco in senso stretto, ma dalle 22.30 alle 5 c’è una limitazione alla movida: permesso l’asporto e solo i residenti posso entrare nei locali e la permanenza deve essere limitata alla consumazione. Asti si prepara al coprifuoco.
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