Leggermente in calo, rispetto alla giornata di ieri, i nuovi casi di contagio da Covid-19. Infatti, secondo il bollettino di oggi, venerdì 27 novembre, del Ministero della Salute, i nuovi contagi sono 28.352, mentre ieri sono stati 29.003. In aumento le vittime. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 827, mentre ieri erano 822.
I tamponi effettuati sono 222.803, 9.908 in più di ieri, quando sono stati 230.007. Il rapporto tamponi positivi è sceso oggi al 13%. Questo vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 13 sono risultati positivi al Coronavirus. Ieri il rapporto era al 12%.
I soggetti positivi a Covid-19 dei quali si ha certezza sono 787.893, – 7.952, mentre ieri erano +4.148. Il numero dei positivi a Covid-19, conteggiando anche morti e guariti, arriva a 1.538.217 dall’inizio della pandemia ad oggi.
Diminuiscono ancora i pazienti ricoverati con sintomi da Coronavirus, 33.684, -354 rispetto alla giornata di ieri. Cala anche il numero dei malati ricoverati per Covid-19 in terapia intensiva nelle ultime 24 ore: 3.782, -64 rispetto a ieri.
Le persone guarite o dimesse ad oggi sono 696.647, +35.467 rispetto alla giornata di ieri.
Anche oggi la Lombardia è la Regione più colpita da Covid-19, con 5.289 nuovi casi di contagio. A seguire, sopra quota mille: Veneto (+ 3.418), Piemonte (+3.149), Campania (+ 2.924), Lazio (+2.276), Emilia Romagna (+2.165), Puglia (+1.737), Sicilia (+ 1.566) e Toscana (+1.117). Il Molise è l’unica Regione sotto quota 100, con 79 nuovi casi di Coronavirus.
Il ministro dei Trasporti, Paolo De Micheli, ha parlato a Repubblica della riapertura delle scuole, spiegando che se ne parlerà più adeguatamente dopo la valutazione sull’andamento dei contagi prevista per il prossimo 9 dicembre.
Tra le proposte, anche quella di mandare i ragazzi a scuola il sabato e la domenica.
Il Governo sta lavorando, in discussione con la Cei, per anticipare di qualche ora la messa di mezzanotte di Natale. In questo modo, si riuscirebbe a mantenere il coprifuoco serale alle 22.
“Lo dico da cattolico, non è un’eresia far nascere Gesù bambino due ore prima e immaginare di anticipare di un paio d’ore le messe. Lo sarebbe semmai non occuparci dei malati e dei bisognosi. È quello che ci ha insegnato Papa Francesco” ha detto il ministro Francesco Boccia.
Durante il congresso “La Pediatria italiana e la Pandemia da Sars-CoV-2” è stato fatto il punto sul rapporto tra Covid-19 e bambini in Italia. A preoccupare i pediatri è la situazione della medicina generale.
Infatti, a fronte di una possibile profilassi per gli adulti al via a dicembre, non esiste ancora una data certa per quella pediatrica. Non è ancora stata approvata una sperimentazione vaccinale sui bambini, forse ad aprile 2021.
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