Continua a crescere il numero dei nuovi casi di Coronavirus in Italia: secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, sono stati 4.458 nelle ultime 24 ore, ieri invece erano stati 3.678. Nuovo record anche del numero dei tamponi effettuati: 128.098. Oggi sono stati registrati 22 decessi, ieri se ne contavano invece 31. Ci sono inoltre altri 1.060 guariti e 143 ricoverati, 21 in più in terapia intensiva.
Le Regioni che hanno fatto registrare il maggiore incremento di casi sono Campania (757), Lombardia (683) e Veneto (491).
“Non abbiamo i numeri di altri paesi europei ma da 9 settimane ormai i nostri numeri crescono e cresceranno ancora”. A dirlo è il ministro della Salute Speranza all’EY Capri Digital Summit “A New Brave World”, che avverte: “Abbiamo bisogno che le misure adottate – dall’uso delle mascherine a lavarsi le mani e evitare assembramenti – siano rispettate in maniera molto molto molto puntuale”.
E ancora: “È il momento secondo me – aggiunge il ministro – di alzare il livello di attenzione, alzare il livello di guardia e anche recuperare quello spirito di sinergia, di unità nazionale, di grande coordinamento che ci ha accompagnati nei giorni più difficili”.
Dal report dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da Coronavirus emerge che sono 407 i pazienti con meno di 50 anni che hanno perso la vita a causa del virus. Si tratta dell’1% (su un totale di 36.008 morti).
Più nello specifico, 89 avevano meno di 40 anni e, di questi, 14 non avevano diagnosticate patologie di rilievo. Il rapporto, aggiornato al 4 ottobre, indica anche che durante i mesi estivi è aumentata l’età media dei decessi. “Il dato può essere spiegato da maggiori conoscenze sull’infezione e maggiori capacità di cura”, spiega l’Iss in un tweet. L’età media dei pazienti deceduti e positivi a Sars-CoV-2 è 80 anni ed è più alta di oltre 25 anni rispetto a quella di coloro che hanno contratto l’infezione.
Mettendo a confronto le caratteristiche nei decessi nei due trimestri marzo-maggio e giugno-agosto 2020, è possibile notare un lieve aumento dell’età media nei mesi estivi (si è passati da 77,8 a 81,7 anni) e un aumento dei decessi di persone con tre o più patologie preesistenti, in particolare fibrillazione atriale e demenza, più che raddoppiate.
La complicanza più diffusa nei pazienti che hanno perso la vita è stata l’insufficienza respiratoria (94,7% dei casi), seguita da danno renale acuto (23,2%), sovrainfezione (18,2%) e danno miocardico acuto (10,9%). La terapia maggiormente applicata nel corso del ricovero è stata quella antibiotica (86,6% dei casi), seguita da quella antivirale (57,9%). Più raro invece l’impiego del trattamento con corticosteroidi (43,5%). Solo nel 26,3% dei casi sono state usate tutte e tre le terapie.
“I dati raccolti a livello internazionale a marzo e aprile, dunque nel corso della cosiddetta ‘prima ondata’ della pandemia di Coronavirus, mostrano che i Paesi che hanno meglio contenuto la diffusione del virus sono stati quelli capaci di mantenere il rapporto tra casi positivi e persone testate al di sotto del 3%”.
È l’analisi del fisico Giorgio Sestili e di Monica Murano, anche lei dottoressa in Fisica. “In Italia abbiamo oltrepassato il 25 settembre questo valore soglia, mentre dal 3 ottobre siamo stabilmente sopra al 4%“.
Per Sestili e Murano in Italia: “dovremmo correre ai ripari e aumentare il numero di test per scendere sotto la soglia del 3%. Perché spiegano: “Il nostro argine è crollato: dobbiamo ricostruirlo in fretta. E dovremmo migliorare il tracciamento dei contatti, perché farlo velocemente permette di intercettare i cosiddetti pre-sintomatici, che sono diffusori inconsapevoli del Coronavirus per il 45% dei contagi”.
E ancora, ricordano i due fisici: “Laviamoci spesso le mani e soprattutto non tocchiamoci la faccia! No, neanche quando ci prudono gli occhi”. I due invitano anche a scaricare l’app Immuni: “teniamola sempre attiva, la nostra privacy non è in pericolo. Infine: “Vacciniamoci contro l’influenza, perché questo aiuta il sistema di testing e ne evita il sovraccarico“.
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