La percentuale di positivi sui test analizzati ha raggiunto il 16,2%, quasi il 2% in più rispetto a ieri: oggi, 12 novembre, su 234.672 tamponi processati sono stati rilevati 37.978 nuovi positivi a Covid-19.
Nelle ultime 24 ore è rallentato l’accesso alle strutture ospedaliere, i ricoveri in reparto ordinario sono stati 429 e 89 quelli in terapia intensiva, per un totale rispettivamente di 29.873 e 3.170 unità.
I decessi di oggi sono stati 636, mentre i guariti, in un giorno, sono 15.645.
Nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino del ministero della Sanità, in Lombardia sono stati rilevati 9.291 nuovi contagi. Seguono il Piemonte (4.787), la Campania (4.065), il Veneto (3.564), il Lazio (2.686), l’Emilia Romagna (2.402) e la Toscana (1.932).
Sul totale di 636 vittime nelle ultime 24 ore, 187 sono state registrate nella sola Lombardia.
Incontro per organizzare i Covid Hotel
In queste ore è in corso la riunione del ministro delle Autonomie Boccia con Regioni, Comuni (Anci), Province (Upi), il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. L’incontro ha l’obiettivo di discutere il rafforzamento delle reti sanitarie e i Covid Hotel “che serviranno a ridurre la pressione sui reparti ospedalieri e a curare i contagiati senza sintomi gravi che hanno difficoltà a restare in isolamento domiciliare”, come spiegato dal ministro Boccia in videoconferenza.
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha richiamato l’attenzione sulla necessità di avere misure di contenimento chiare contro Covid-19, fino all’arrivo del vaccino: “Da questa estate dico che serve equilibrio perché con il virus dovremo convivere fino al vaccino. Dovremo mettere in atto tutte quelle precauzioni che consentano lo svolgimento di una quasi normale vita“, ha detto.
L’infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha invece paragonato i prossimi mesi a quanto accaduto in estate: “L’ospedale è carico di pazienti e grande spazio non ce n’è e non ce ne sarà nei prossimi giorni“. Ha poi aggiunto, invitando alla prudenza: “Il punto è questo. Abbiamo fatto il lockdown a marzo fino a maggio, avevamo ottenuto in gran parte d’Italia l’annullamento della presenza del virus, abbiamo fatto un’estate come quella che abbiamo fatto e il Ferragosto è diventato un elemento di grande amplificazione dell’epidemia. Natale e Capodanno sono grandi feste, se le affrontiamo con lo stesso spirito di Ferragosto non ne usciamo più, se chiudiamo tutto ora e riapriamo a Natale è evidente che comunque la riapertura non sarà quella che può consentire alle persone di andare a cenoni e veglioni”.
“Ieri abbiamo superato i 600.000 casi attualmente positivi. Questo è un dato importante perché, come sappiamo, un’epidemia si definisce ‘fuori controllo’ nel momento in cui i positivi superano l’1% della popolazione e ieri, oltre ad aver superato il milione di casi da inizio pandemia, abbiamo sfondato la soglia dell’1% di popolazione attualmente con infezione da Sars-Cov-2“, a spiegarlo è il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. Negli ultimi giorni, ha poi aggiunto, “si intravede una piccolissima riduzione dell’incremento di casi positivi ma dobbiamo aspettare una stabilizzazione, perché la diminuzione può anche esser dovuta al fatto che il sistema di testing è saltato in alcune regioni“.
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