Secondo il bollettino del Ministero della Salute di oggi, 26 gennaio, sono stati 10.593 i nuovi casi di coronavirus registrati su 257mila tamponi effettuati, mentre le vittime sono 541. Ieri i nuovi casi erano stati 8.561 e 420 le vittime. In discesa il tasso di positività che si attesta al 4,1 dal 5,9% di ieri.
Le terapie intensive
Dopo due giorni in crescita, tornano a calare i ricoveri in terapia intensiva: oggi, 26 gennaio, sono 49 in meno nel saldo tra entrate e uscite rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri sono 162, mentre il totale delle persone in rianimazione sono 2.372. Nei reparti ordinari sono ricoverati 21.355 pazienti, anche in questo caso in calo di 69 unità rispetto a ieri.
Sale il bilancio dei medici morti per Covid
Salgono a 302 i medici morti in Italia durante la pandemia di Covid-19. L’ultima vittima ricordata è Giuseppe Lauriola, odontoiatra, presente nell’elenco dei caduti della Fnomceo, la Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri.
La situazione Regione per Regione
A livello territoriale, le Regioni con il maggior numero di contagi oggi, 26 gennaio, sono la Lombardia (1.230), il Lazio (1.039), la Puglia (995), l’Emilia-Romagna (993) e la Campania (976). In fondo alla classifica si colloca la Valle d’Aosta con solo 2 casi.
Veneto nella zona ad alto rischio
Intanto, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna e la provincia autonoma di Bolzano, dopo aver registrato 500 contagi ogni 100mila abitanti, rischiano di passare nella zona rossa dell’Unione Europea, che comporta l’obbligo di test e quarantena per viaggiare in Europa, come ha spiegato il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders. Se i dati venissero confermati, le Regioni entrerebbero nella nuova zona ad alto rischio individuata dall’Unione Europea.