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Il bollo auto non pagato è una delle questioni che maggiormente assillano la mente di chi possiede un autoveicolo, circa le possibili sanzioni a cui si può andare incontro nel momento in cui le autorità preposte dovessero scoprire a seguito di un accertamento il mancato pagamento bollo auto. Come dovrebbe essere noto, questo bollo è una tassa di proprietà, dunque è necessario pagarla indipendentemente se la vettura viene utilizzata, entro i termini previsti: cosa succede se non pago il bollo auto? Proviamo a vedere insieme quali multe e sanzioni sul bollo auto possono essere comminate in caso di mancato pagamento e le possibilità di ravvedimento operoso. Se l’automobilista intestatario del bollo auto verifica che effettivamente si trova in una situazione di mora, ecco a cosa può andare incontro.
Le conseguenze per il bollo auto non pagato
Le problematiche correlate al mancato pagamento del bollo auto possono essere alquanto severe: ipotizziamo ad esempio un bollo non pagato per 3 anni, cosa succede in questo caso? L’ACI può avviare un accertamento, e in caso l’utente non riesca a dimostrare entro 30 giorni i pagamenti effettuati, il veicolo in suo possesso viene cancellato d’ufficio dal PRA, e attraverso l’intervento delle forze dell’ordine la Direzione Generale della Motorizzazione Civile ritira targa e carta di circolazione dell’automobile. Davanti al bollo auto non pagato le sanzioni sono dunque estremamente gravi per il proprietario dell’automobile, il quale deve iscrivere nuovamente al PRA il veicolo pagando tutti gli arretrati ripercorrendo l’iter burocratico daccapo prima di poter reimmettere in circolazione l’auto.
Bollo auto non pagato, cosa fare? Il ravvedimento operoso
Il rinnovo del bollo deve essere fatto entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente, si può pagare on line, oppure presso un ufficio alle Poste o in una tabaccheria abilitata, così come nelle Agenzie Pratiche Automobilistiche e negli istituti bancari. La ricevuta del pagamento deve essere conservata per almeno 5 anni ma non vi è l’obbligo di esporla o tenerne una copia in auto. Cosa succede se non pago il bollo auto in tempo? Esiste fortunatamente il meccanismo di ravvedimento operoso, per cui si può andare incontro ad una sanzione inferiore se il pagamento bollo auto avviene entro i 12 mesi successivi alla data di scadenza del precedente: sul bollo auto le sanzioni variano a seconda dei giorni di ritardo, passando dal minimo di 0,1 per cento per ogni giorno di ritardo se avviene entro i primi 14 giorni, fino ad una sanzione pari al 30 per cento della tassa dovuta oltre gli interessi moratori da calcolare per ogni semestre di ritardo se il pagamento avviene oltre 1 anno dopo.
Senza il ravvedimento, chi ha eseguito il pagamento bollo auto in ritardo potrebbe ricevere una multa, pari all’1 per cento per ciascun giorno con un ritardo non superiore a quindici giorni, oltre gli interessi moratori, mentre per un ritardo inferiore a novanta giorni la sanzione è pari al 15 per cento più gli interessi moratori.
Prescrizione bollo auto
Il ritardo del pagamento del bollo auto può comportare dunque problemi seri, ma quando scatta la prescrizione il contribuente non è più tenuto a pagare la tassa automobilistica. I termini della prescrizione del bollo auto sono di 3 anni, e vengono calcolati sia nel caso in cui sia stato notificato entro i termini un avviso di accertamento, sia quando invece nei 3 anni successivi non sia stato inviato alcun atto interruttivo: questi 3 anni si cominciano a calcolare dall’anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il versamento.
Proviamo a fare qualche esempio per chiarire meglio il condono bollo auto: ipotizziamo una scadenza a dicembre 2015, il pagamento bollo auto può essere effettuato entro il 31 gennaio del 2016: cosa succede se non pago? Il tempo di prescrizione inizia dal 1 gennaio 2017 per giungere fino al 31 dicembre 2019, ma se nel frattempo Equitalia o altro agente di riscossione invia una cartella di pagamento nel corso del 2017, i 3 anni si ricalcolano da capo partendo dalla data di notifica, procrastinandolo di un anno e così fino al 31 dicembre 2019. Oltre questa data, nell’esempio riportato il 31 dicembre 2019 appunto, se giunge un avviso di pagamento il proprietario dell’auto non è più tenuto a pagare il vecchio bollo in quanto caduto in prescrizione dal 1 gennaio 2020.
Bollo non pagato: in caso di furto e vendita che succede?
Altre domande ricorrenti, oltre il pagare un bollo auto scaduto, hanno a che fare con alcuni casi particolari, come il caso di furto del veicolo oppure un bollo non pagato con auto venduta. In tutti i casi in cui l’automobile non sia più di proprietà, ovvero in caso di furto, demolizione, fermo amministrativo, confisca, truffa, l’utente deve dichiarare la perdita di possesso presso uno qualsiasi degli sportelli PRA provinciali, negli uffici ACI o ancora nelle agenzie di pratiche auto, comunicando l’indisponibilità del veicolo. In questo modo il bollo auto non pagato non rappresenterà più un problema, poiché viene meno l’obbligo del pagamento della tassa automobilistica. In caso di vendita del veicolo bisogna fare la trascrizione al PRA del passaggio di proprietà entro la data di scadenza del pagamento, e in quel caso non è necessaria altra comunicazione se non la perdita di possesso: se vi state chiedendo sul bollo non pagato quale proprietario sia tenuto al pagamento in caso di compravendita tra privati, ovvero chi è subentrato oppure il precedente, la legge definisce chiaramente che sul bollo auto non pagato il precedente proprietario è il responsabile se il bollo è scaduto prima del passaggio di proprietà, mentre il nuovo acquirente sarà tenuto esclusivamente al rinnovo del bollo dal periodo d’imposta successivo all’acquisto del veicolo.