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Cronaca

Bologna, agente di 23 anni salva la vita a un bimbo che stava soffocando

Il bimbo si trovava agli sportelli dell’ufficio Immigrazione quando ha accusato il malore. L’intervento repentino dell’agente: “Emozione immensa”.

Auto della Polizia, ambulanza – Nanopress.it

Grazie al 23enne agente dell’ufficio Immigrazione di Bologna il bimbo è stato trasportato in ospedale cosciente. Si era già ripreso all’arrivo dei sanitari il piccolo, figlio di una coppia di cittadini del Bangladesh che si era recata in via Bovi Campeggi. “La madre era troppo scossa, il padre mi ha abbracciato” racconta l’agente.

Bologna, agente dell’ufficio Immigrazione salva la vita a un bambino di due anni

Un salvataggio eroico da parte di un agente dell’ufficio Immigrazione di Bologna ha sventato una possibile tragedia. L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri, proprio negli uffici di via Bovi Campeggi, dove una coppia di cittadini del Bangladesh si era recata insieme al figlio di due anni.

A dir poco provvidenziale l’intervento dell’agente che ha di fatto salvato la vita al piccolo che aveva perso improvvisamente i sensi nel pomeriggio di ieri, mercoledì 5 gennaio.

Le urla della madre, disperata, e la folla ad attirare l’attenzione del 23enne che racconta come la donna inizialmente avesse chiesto dell’acqua per il figlio. “Acqua, aria!”, urlava la donna mentre il papà in maniera confusa cercava di staccare il bimbo dal passeggino che aveva gli occhi rovesciati e la testa all’indietro.

Il salvataggio è stato raccontato dallo stesso agente ancora visibilmente emozionato, alla stampa, negli attimi subito successivi all’episodio.

Inizialmente il piccolo aveva cominciato a perdere schiuma dalla bocca. Ho staccato il bambino dal passeggino, i genitori erano molto agitati, e ho iniziato con le prime manovre”. Si trovava nell’ufficio adiacente l’agente, che una volta arrivato e riuscito a farsi spazio il giovane ha iniziato con le prime manovra. Prima si è accertato di portarlo fuori dagli uffici, poi le “pacche” decise alla schiena, ma la situazione non migliorava.

“Ho chiamato il 118 e ho fatto togliere il giubbotto al padre, ma anche con la manovra di Heimlich è stato tutto inutile“. Il bambino racconta il 23enne non riusciva ancora a respirare.

L’unica maniera, secondo l’agente, era quello di farlo rigurgitare. “A distanza di pochi attimi è riuscito di nuovo a respirare“.

Le condizioni del piccolo: “Gli ho fatto il solletico prima di entrare in ambulanza”

Grazie all’intervento dell’agente, i sanitari arrivati sul posto hanno potuto trasportare il piccolo in ospedale in buone condizioni. Era cosciente infatti quando l’ambulanza è arrivata sul posto il bimbo di due anni originario del Bangladesh, dopo essere stato salvato dall’agente.

Le sue condizioni sono dunque buone, e il pericolo è stato definitivamente scampato. In ogni caso – dopo che il 23enne aveva avvertito il 118 – i sanitari hanno proceduto all’ospedalizzazione ma non dovrebbe esserci alcun pericolo per il piccolo, che potrà a breve lasciare l’ospedale e fare ritorno a casa.

Bambino ricoverato in ospedale – Nanopress.it

L’emozione più grande, racconta l’agente, è stata quella di vedere il bambino sorridere dopo le manovre “fatte da me” e potergli fare il solletico prima di salire sull’ambulanza. Alla domanda dei giornalisti su come i genitori lo avessero ringraziato ha risposto: “La madre  era troppo scossa, il padre mi ha guardato e mi ha abbracciato“.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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