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Rossana, all’anagrafe Marco, ha deciso di cambiare sesso e sta seguendo un percorso di transizione, mai avrebbe immaginato di ricevere un trattamento discriminante sul lavoro. Assunta da un’azienda di Bologna nel 2011 con un contratto a tempo indeterminato, a Rossana è vietato anche andare in ufficio con gli abiti che preferisce ovvero vestita da donna, così è dovuta ricorrere alle vie legali per poter difendere i propri diritti.
A segnalare l’accaduto è Cathy La Torre, avvocatessa e consigliere comunale uscente di Sinistra Italiana: “Rendo ufficiale una battaglia vinta – scrive – Rossana lavora in un’azienda del Bolognese. I suoi datori le avevano vietato di vestire al femminile, cioè le avevano vietato di essere se stessa. Quasi disperata, Rossana si è rivolta a me e insieme abbiamo agito legalmente. Da dieci giorni Rossana va a lavoro con gli abiti che preferisce e se l’azienda proverà con il mobbing, la trascineremo in Tribunale”. Secondo l’avvocatessa, Rossana ha comunicato, come previsto dalla legge, al datore di lavoro del proprio percorso di transazione, ma da quel momento sono iniziati i problemi. Cathy La Torre invita chi subisce discriminazioni a denunciare.