Bolsonaro non sarà presente all’insediamento di Lula alla presidenza ma andrà negli Usa

Il presidente uscente del Brasile scegliere Bolsonaro non sarà presente all’insediamento ufficiale del suo successore Luiz Ignacio Lula da Silva. La notizia ha attirato l’attenzione mediatica, in quanto si tratta della prima volta che viene ufficializzato il passaggio del potere presidenziale dal 1988 senza la presenza del presidente uscente.

Bolsonaro
Jair Bolsonaro – Nanopress.it

La vicenda elettorale tra Bolsonaro e Lula ha tenuto banco in Brasile per molti mesi partendo dalla campagna elettorale. È successo qualcosa che non era atteso nel Paese ovvero una partecipazione estrema e sentita alle elezioni presidenziali. Qualcosa di inedito che ha mostrato malcontento e tumulti anche dovuto alla crisi economica che dilagava e dilaga tutt’ora. La popolazione per la prima volta ha riversato lo stress della situazione, già pesante anche per la pandemia da Covid-19 appena passata, all’interno dell’ambito politico.

il Brasile si è ritrovato completamente spaccato a metà tra sostenitori di destra, quindi del presidente in carica, contro la metà del popolo che inneggiava ad un cambiamento e ha sostenuto fortemente l’ex presidente Lula. Gli attriti hanno portato a proteste all’interno del Paese, che si sono poi trasformato anche in  scontri armati tra bande, facenti parte opposizioni politiche contrastanti. I cittadini hanno dichiarato più volte, durante la campagna elettorale, di aver paura di pronunciarsi in merito alla preferenza politica, in quanto le ritorsioni quotidiane erano ormai diventate una realtà.  Ognuno dei candidati ha puntato sulla propria politica, completamente differenti l’una dall’altra, e ha giocato ogni carta fino al momento in cui il popolo ha varcato i seggi elettorali recandosi alle urne.

La vittoria di Lula e le manifestazioni che da allora invadono il Brasile

Le elezioni presidenziali non sono andate esattamente come prevedevano i sondaggi brasiliani. Sembrava che Lula dovesse trionfare, con un margine importante di vantaggio, già al primo turno ma così non è stato, dato che si è verificato un testa a testa tra l’uscente Bolsonaro e l’oppositore di sinistra. Il popolo ha avuto un altro mese per chiarirsi le idee, dove è stata attuata un’ulteriore campagna elettorale, la finale, che ha decretato poi la vittoria di Lula che si appresta ad assumere la carica di presidente del Brasile.

Nonostante sia stato controllato tramite un comitato elettorale esterno, che tutto fosse in regola e non vi fossero stati brogli elettorali, la paura era che Bolsonaro non accettasse la sconfitta e pretendesse di rimanere in ogni modo al potere. Contro ogni aspettativa però, la situazione è andata diversamente e, dopo 24 ore dall’ufficializzazione della vittoria del suo oppositore ex sindacalista, il presidente uscente ha accettato pubblicamente la sconfitta ma più che altro ha confermato il fatto che il partito si sarebbe attenuto alla decisione del popolo seguendo la linea senza opporsi.

Da quel momento, però, si sono verificati molti disagi, in quanto i tantissimi sostenitori, dell’ormai ex presidente, hanno deciso di scendere in strada a protestare.  Si sono adoperati anche moltissimi autotrasportatori che hanno bloccato le maggiori autostrade del Paese, arrecando un danno importante all’economia del Brasile. Gli scontri si sono fatti via via più insistenti fino ad arrivare ad accerchiare le caserme, per chiedere l’intervento della polizia e dell’esercito per evitare l’insediamento del nuovo presidente Lula.

Lo stesso Bolsonaro ha chiesto ai propri sostenitori di evitare di arrecare danno economico al Brasile e di evitare di conseguenza i blocchi stradali. Ha chiesto loro di manifestare mi maniera pacifica il dissenso nei confronti del risultato elettorale.

Nonostante ciò le proteste non si sono mai placate del tutto e anzi il sentimento di rancore sembra essere radicato nel profondo. Un chiaro esempio di come sia davvero la situazione in Brasile lo ha dato il recente ritrovamento, che le autorità hanno fortunatamente gestito prontamente.

Pochi giorni fa qualcosa ha scosso la situazione politica e rivelato che la popolazione è scontenta e perciò il rischio di episodi violenti non è da escludere ma anzi è necessario alzare la guardia. Ciò che ha messo in allerta le autorità brasiliane è stato un attacco bomba sventato ai danni di Lula e il colpevole, poi arrestato dalla polizia, è un uomo di estrema destra pro Bolsonaro che non ha accettato il cambio di rotta del Brasile.

Si apprende con notevole stupore che il passaggio del potere avverrà senza la presenza del presidente uscente.

Bolsonaro non sarà presente all’insediamento del nuovo presidente

La notizia che emerge ha generato un certo stupore tra le autorità internazionali e si tratta del fatto che per la prima volta dal 1988 non verrà effettuato il passaggio della fascia presidenziale. Bolsonaro è partito nella giornata odierna per Orlando in Florida e sembra, come riportano le fonti locali, che starà fuori dal Paese per circa tre mesi.

Brasile proteste contro Lula
Brasile, proteste dei pro Bolsonaro – Nanopress.it

Dalle notizie riportate si tratta un viaggio dell’ex presidente senza nessuno al seguito e non è chiaro quale sia il motivo per il quale il soggiorno sia stimato in diversi mesi. L’usuale cerimonia con il passaggio della carica, che prevede che il successore abbia la fascia dal presidente che lascia la carica non sarà quindi effettuata e, anche tra gli stessi sostenitori di Bolsonaro, si sono alzate domande.

 

Impostazioni privacy