Bomba ad Atene davanti alla Banca Centrale, paura nella capitale greca: nessuna vittima

Bomba ad Atene

Una bomba è esplosa giovedì mattina all’alba davanti alla sede della Banca di Grecia ad Atene, nel giorno del ritorno sui mercati del Paese e alla vigilia della visita della cancelleria Angela Merkel. Secondo quando riferiscono i media locali, l’ordigno, composto da 70 chili di esplosivo, non ha causato vittime ma solo danni. L’esplosione, avvenuta a poca distanza dagli uffici della Troika (UE, Bce e FMI), è stato condannato dal governo greco: le indagini si stanno concentrando su Christodoulos Xiros, uno degli ex capi del disciolto gruppo estremista di sinistra greco ’17 novembre, evaso lo scorso gennaio.

Tanta paura ma per fortuna nessuna vittima per quello che le autorità greche definiscono come un attentato in piena regola. Secondo gli inquirenti la bomba era contenuta all’interno di una Nissan, imbottita di esplosivo: un’ora prima dello scoppio una telefonata anonima al sito Zougla e al giornale Efymerida ton Syndakton ha avvisato dello scoppio.

Finora non ci sono state rivendicazioni, ma la scelta del giorno del ritorno sui mercati dopo 4 anni, alla vigilia della visita in Grecia della Merkel fanno propendere per un attentato politico. Il governo ha infatti spiegato che la bomba “ha l’evidente obiettivo di cambiare la nostra agenda. Non permetteremo che i terroristi raggiungano questo scopo”.

Secondo i media le indagini si stanno concentrando sul gruppo di estrema sinistra 17 novembre e in particolare su un degli ex leader, Christodoulos Xiros, responsabile di 23 omicidi fra il 1975 e il 2000 ed evaso lo scorso gennaio. Xiros sarebbe al primo posto nella lista dei sospettati visto che avrebbe le conoscenze tecniche per compiere un attentato simile.

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