Sono due i sospetti fermati dalla Polizia per la bomba esplosa nella metropolitana di Londra alla stazione di Parsons Green venerdì 15 settembre. Secondo quanto riportano i media inglesi si tratterebbe di due giovanissimi rifugiati di origine siriana: il primo a essere fermato sabato è stato un 18enne, catturato dalla polizia del Kent nei pressi del porto di Dover, nel sud del Paese. Si tratterebbe di un rifugiato siriano affidato a una coppia di anziani a Sunbury-on-Thames, nel Surrey: l’abitazione della coppia è stata perquisita dagli agenti in cerca di indizi e conferme. Il secondo fermato è un 21enne, di cui si conosce anche il nome: si tratta di Yahyah Farroukh, anche lui rifugiato siriano.
Le indagini per terrorismo continuano in tutto il Paese, mentre l’allerta è stata abbassata al livello “grave”. Si cerca di capire il ruolo dei due sospetti: in entrambi i casi si tratta di giovanissimi, arrivati nel Regno Unito da un paese martoriato dalla guerra. Secondo alcune testimonianze dei vicini dell’anziana coppia, che già aveva accolto giovanissimi rifugiati siriani, il 18enne avrebbe dato dei problemi fin dal suo arrivo.
Bomba nella metro a Londra, la dinamica
L’esplosione è avvenuta alle 8:15 di venerdì 15 settembre. Un ordigno è esploso in un vagone della metropolitana lungo la District Line: 29 i passeggeri feriti con ustioni e bruciature al volto, nessuno in modo grave. Come emerso dalle prime immagini postate sui social e poi confermato dalla Polizia, si tratterebbe di una bomba artigianale, un secchio o un sacchetto di plastica bianca che è esploso prendendo fuoco: l’ordigno si trovava in un vagone di coda.
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Met e Scotland Yard hanno confermato fin dalle prime ore che si tratta di terrorismo. “Stiamo indagando per terrorismo. Non sappiamo ancora se sia un’organizzazione o un singolo individuo“, hanno specificato ai media locali. Intanto, la polizia armata ha circondato la stazione di Parsons Green per le ricerche di un sospettato che si sospettava fosse armato.
Il servizio di soccorso medico di Londra ha confermato che sono 29 i feriti totali della bomba nella metropolitana, di cui nessuno in maniera grave.
Esplosione metropolitana Londra, la bomba è artigianale
Le prime immagini postate sui social media evidenziano come l’ordigno sia rudimentale: nelle foto si vede un secchio di plastica bianco con all’interno dei materiali di plastica, forse dei sacchetti, che hanno preso fuoco.
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Secondo quanto riporta il Guardian, la Polizia avrebbe trovato un circuito collegato a un dispositivo che ora è stato raccolto e portato via per ulteriori analisi: se così fosse, la bomba sarebbe più complessa di quello che è apparso all’inizio.
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Scotland Yard sta indagando sull’esplosione: la Polizia metropolitana di Londra è già sul luogo, allertata dalle 8:20, come si legge in una nota emessa dalla stessa Met.
Esplosione metropolitana Londra, le reazioni della politica
Il ministro degli Esteri Boris Johnson ha rilasciato una breve dichiarazione ai microfoni di Sky News. “Al momento le mie informazioni sono limitate ed è davvero importante non speculare su quanto sta avvenendo“, ha dichiarato. “Tutti dovrebbero mantenere la calma e continuare le loro attività normali, per quanto possibile. Da quello che so, la polizia ferroviaria britannica e TfL stanno indagando“, ha aggiunto.
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La premier Theresa May ha comunicato di essere “costantemente aggiornata” sull’evolversi della situazione e ha rilasciato una nota per esprimere la sua vicinanza ai feriti.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha diramato una nota dai suoi profili social in cui invita alla calma e a non piegarsi al terrorismo e alla paura. “La città di Londra condanna questi individui orribili che cercano di distrugge noi e il nostro modo di vivere“, scrive il primo cittadino. “Come Londra ha dimostrato più e più volte, non ci faremo mai intimidire o abbattere dal terrorismo“, ha aggiunto, chiedendo ai suoi concittadini di “rimanere calmi e all’erta”.
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Tra i leader politici che hanno espresso la loro solidarietà c’è anche Donald Trump che da Twitter rilancia la guerra al terrore, definendo i terroristi dei “perdenti” e delle “persone malate e dementi”.
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Esplosione metro Londra, le testimonianze
I media inglesi stanno raccogliendo le prime testimonianze dei passeggeri che erano nella metropolitana al momento dello scoppio. Riz Lateef, giornalista della Bbc che era sulla Tube per andare al lavoro, ha raccontato di aver visto scene di panico, con “persone che si precipitavano dal treno, dopo aver sentito quello che sembrava un’esplosione. La gente si accalcava per uscire, c’era davvero molto panico tra i passeggeri“, ha dichiarato.
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Sophie Raworth, che lavora per la Bbc e che era sul luogo, ha detto di aver visto una donna con ustioni al volto e alle gambe. “Ho parlato con la donna, Laura Bishop, che mi ha detto di essere stata proprio davanti alla borsa e di aver visto fiamme, fiamme altissime“.
Un altro testimone, Richard Aylmer-Hall, sentito dal Telegraph, era sulla District Line, in direzione del centro di Londra, quando è scoppiato l’ordigno. “Ci eravamo appena fermati a Parsons Green, da Wimbledon verso Paddington, quando all’improvviso ho visto scene di panico, un sacco di gente che gridava. Sulla banchina c’era una donna che ha detto di aver visto la borsa, poi all’improvviso un lampo e un botto“.
[didascalia fornitore=”London Tube”]In rosso, la stazione dove è avvenuto lo scoppio dell’ordigno[/didascalia]
Altri testimoni hanno raccontato delle scene di panico tra i passeggeri e di aver visto i feriti. Sham, un ragazzo che ha parlato a 5live, ha dichiarato di aver visto “molta gente coperta di sangue”, tanti che piangevano e molti sotto choc. “Ho visto un uomo col volto coperto di sangue”, ha raccontato.
Un altro testimone ha raccontato alla Bbc cosa ha visto appena entrato in stazione: “C’era il pavimento della stazione coperto di sangue, la gente che saliva le scale urlando di uscire fuori”: nella calca alcune persone sarebbero rimaste schiacciate.
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