Sin da quando alcuni decenni fa ha iniziato a prendere piede una coscienza ecologica in Occidente, le bombolette spray sono state additate come esempio di male assoluto, responsabili principali dell’allargamento del buco dell’ozono ad ogni spruzzata di deodorante, prodotto per capelli o vernice. Ma è ancora così? Fortunatamente no. Non solo oggi le famigerate bombolette sono diventate eco-friendly, ma esistono anche delle semplici regole da seguire per riciclare al cento per cento le bombolette, che da nemiche numero uno dell’ambiente si sono trasformate in oggetti green, come spiega il neonato sito Life is Spray, che elargisce informazioni, curiosità e consigli utili dedicati a questo specifico argomento.
Si tratta di un rovesciamento di prospettiva non di poco conto, considerato tutto quello che si diceva delle bombolette, e visto soprattutto che continuano ad esserne utilizzate, stando ad alcuni rilevamenti statistici, 12 miliardi l’anno. Ma innanzitutto è cambiato il modo di produrre gli spray: una volta ad esempio erano indispensabili i propellenti Cfc, banditi nella produzione in Europa dal 1989, la causa prima del sopracitato allargamento del buco dell’ozono. Nei prodotti non infiammabili vengono poi utilizzati propellenti compatibili tecnologicamente con le esigenze dell’aerosol, e negli altri Gpl purificato, demetilerete, biossido di carbonio o protossido d’azoto: leggendo le etichette dietro il prodotto è possibile avere conferma se lo spray acquistato è assolutamente non inquinante e nel pieno rispetto delle leggi. Siamo di fronte dunque ad un radicale mutamento produttivo, che coincide con una crescente attenzione ai possibili danni dell’atmosfera dovuti agli spruzzi delle bombolette.
Inoltre, una volta esauriti gli spray, i contenitori in acciaio ed alluminio sono perfettamente riciclabili all’infinito, basta accertarsi che il prodotto sia stato completamente svuotato prima di gettarlo nella raccolta differenziata. Ricordarsi anche di informarsi circa i luoghi di smaltimento, se bastano gli appositi cassonetti oppure se bisogna portare i contenitori vuoti nelle isole ecologiche, poiché le regole come è noto variano per ogni singolo Comune: regole semplici da osservare, che consentono di poter attuare un riciclo efficace delle vecchie bombolette. Con un po’ di attenzione è dunque possibile usare questi prodotti senza avere rimorsi sulla coscienza: se il buco dell’ozono si allarga, oggi non è certo per colpa loro.
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