Attenzione al bonifico, perché con questa causale potrebbero scattare i controlli e 58mila euro di multa da pagare.
Bisogna fare molta attenzione nel momento in cui viene fatto un bonifico, perché seppur sia una azione velocissima e oramai consueta ci sono delle regole molto importanti da seguire. I controlli scattano sempre nel momento in cui ci si accorge di qualcosa di sospetto, ed è il caso di anche della causale da utilizzare nel momento in cui si effettua un bonifico. Chi usa questa deve fare molta attenzione anche perché potrebbero scattare sino a 58 mila euro di multa.
Ci sono moltissime regole che riguardano i bonifici. Nonostante sia oggi un’azione quasi giornaliera, per alcune cifre e movimenti è importante fare molta attenzione. Si tratta di un caso che è accaduto recentemente e viene preso come esempio, al fine di poter aiutare i cittadini a non commettere un tale errore e far scattare il controllo del fisco.
Prima di andare nel dettaglio, il fisco agisce nel momento in cui valuta che qualcosa non sia del tutto regolare anche se il soggetto interessato ha agito in maniera corretta. L’esempio raccontato dai media nazionali mette l’accento su un acquisto di immobile tra due fratelli, con causale errata del bonifico e mesi di trattative per far capire al fisco che tutto si fosse svolto alla luce del giorno (con entrate e uscite registrate come la legge richiede).
Ci sono stati anche degli atti per la rettifica del prezzo con un costo del notaio pari a 3mila euro, anche per l’accordo tra professionista e Agenzia delle Entrate. Nonostante questo il Fisco non ha fatto un passo indietro e ha applicato una multa salatissima a chi ha fatto questo bonifico.
Chi ha applicato le norme ha voluto guardare questo caso come esempio, al fine che in futuro non dovesse più capitare una cosa del genere.
Il caso in questione parla della compravendita di un immobile, i media riportano anche le date degli atti di luglio 2008 e dicembre 2012 producendo una plusvalenza che ammonta a 150mila euro. Per fare chiarezza, il prezzo di vendita di 270mila euro si differenzia da quello dell’acquisto della casa poi ceduta al fratello di 120mila euro.
Tra i due familiari si è deciso di agire in questo modo per poi arrivare alla compensazione in un secondo momento, saldando completamente il costo della casa acquistata. Nonostante atti e discussioni con l’Agenzia delle Entrate questa ha dichiarato che:
“il riferimento preciso alla compravendita nella causale dei bonifici fosse elemento indispensabile per dimostrare il maggior valore dell’acquisto”.
A questo punto da parte del Fisco sono scattati ben 58.000 euro di multa da pagare, anche se alla fine non ci sono state delle evasioni.
Non è facile, perché ogni volta che scatta il bonifico le causali potrebbero essere interpretate in maniera diffente. Quando si parla di cifre grandi – come per l’acquisto di una casa – e soprattutto tra familiari occorre chiedere aiuto alla banca oppure ad un commercialista legale.
Un errore di questo tipo è facile commetterlo, soprattutto se la causale cita “acquisto casa -rateo acquisto totale casa” e similari, nel momento in cui bonifico e atto/documenti non coincidono nelle cifre (seppur il rimanente viene poi versato in un secondo momento).
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