Bonifico, questo importo ti rovina: in 3 secondi scatta il controllo del fisco

Ai sensi del provvedimento UIF – 25 agosto 2020, dal 2022 il Fisco rafforza certe procedure di verifica che riguardano SARA (Segnalazioni AntiRiciclaggio Aggregate). Questa novità interessa anche il trasferimento di fondi tramite bonifico.

Bonifico controllo del fisco
Bonifico controllo del fisco – Nanopress.it

Oggi, esiste un preciso iter di standard e verifica di sicurezza. Le banche sono obbligate a rispettare le modalità di trasmissione dati. Attenzione a non superare un certo importo: è basso ma in poco tempo scatta il controllo del Fisco.

Quali sono le nuove norme e cosa devono sapere i risparmiatori? Come funzionano le verifiche finanziarie per i trasferimenti in denaro tramite bonifici? Cosa rischiano gli istituti di credito se non si attengono alle regole vigenti?

Bonifico: nuova soglia per le operazioni finanziarie

Secondo il recente provvedimento UIF del 25 agosto 2020, gli istituti di credito ogni mese devono comunicare le operazioni finanziarie d’importo superiore ai 5mila euro mediante il sistema S.A.R.A. (Segnalazioni AntiRiciclaggio Aggregate). L’obiettivo è ovvio: la stretta sulle verifiche serve ad incrementare il contrasto all’evasione ed al riciclaggio di denaro.

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bonifico controllo fisco – Nanopress.it

Se banche, poste e finanziarie non rispettano le nuove regole, rischiano sanzioni amministrative.

I contribuenti devono semplicemente sapere che, un bonifico per trasferimento di denaro d’importo maggiore a 5mila euro potrebbe far scattare il controllo del Fisco: nel compilarlo, devono specificare la causale giusta.

Bonifico: obblighi di comunicazione di banche ed istituti di credito

Il provvedimento UIF – 25 agosto 2020, determina per il 2022 una forte stretta sugli accertamenti relativi ad operazioni finanziarie che superino i 5.000 euro.

La soglia si riduce di un terzo visto che in precedenza, con il provvedimento del 23/12/2013, il valore era di 15.000 euro.

La nuova regola stabilisce che, nel 2022, banche, poste ed altri intermediari debbano comunicare alla IUF periodicamente i movimenti finanziari dei clienti superiori ai 5.000 euro.

Facciamo chiarezza. Gli istituti di credito devono rispettare specifiche regole per il vincolo di segnalazione alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria). Tuttavia, non tutti i bonifici eseguiti superiori ai 5mila euro comunicati dagli intermediari fanno scattare automaticamente i controlli del Fisco.

Una verifica più approfondita scatta in base alla presenza di una serie di parametri specifici.

Inoltre, anche movimenti sospetti di importo inferiore ai 5mila euro potrebbero far scattare controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Perciò, i risparmiatori devono eseguire le operazioni di trasferimento di denaro nel pieno rispetto della normativa tributaria vigente.

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