Inserire la causale sbagliata in un bonifico destinato ad un parente può portare a non pochi problemi. Ecco perché.
Trasferire denaro tramite bonifico bancario è un’operazione molto veloce e utile, poiché consente di non trasportare denaro contante. E spesso questo metodo viene impiegato anche per trasferire denaro tra parenti, come donazione o regalo. In ogni bonifico, comunque, bisogna inserire la causale, anche tra familiari. Questo elemento è molto importante perché se la causale non è corretta, si rischia di subire controlli e sanzioni per violazione delle norme antiriciclaggio.
Bonifico tra familiari: attenzione alla causale
La causale di un bonifico rappresenta una breve descrizione del motivo per cui si sta effettuando il trasferimento di denaro. In pratica, è una sorta di memo che permette di identificare il pagamento e di comprendere a cosa si riferisce.
La causale è utile sia per chi invia che per chi riceve il bonifico, in quanto consente di tenere traccia delle transazioni e di facilitare eventuali verifiche o reclami. In Italia, la causale è obbligatoria per legge. Non si può quindi effettuare un bonifico senza indicare la causale, ovvero il motivo per cui si sta trasferendo quel denaro.
Lo si deve fare anche per cifre piccole. Nonostante la legge non indichi in modo dettagliato le parole o formule che vanno utilizzate per indicare la causale, ci sono delle regole da seguire. E valgono anche per i bonifici tra parenti.
Prima fra tutte, la causale deve essere quanto più specifica possibile, indicando se necessario anche l’evento o la ricorrenza per cui si fa il regalo. Un causale corretta ad esempio potrebbe essere “Regalo da mamma per il matrimonio di mia figlia Luisa”. Altro fattore importante, come si è visto nell’esempio, è specificare il grado di parentela, se stiamo facendo una donazione ad un parente.
Perché è importante inserire la causale corretta
Le norme che regolano questo tipo di scambio di denaro indicano il bonifico come una fonte di reddito. Per questo, tale bonifico dovrà essere inserito in sede di dichiarazione fiscale. La causale è importante proprio perché, nel caso di controlli, ci permette di giustificare quel bonifico.
Se invece l’importo del bonifico in questione è molto alto, è preferibile registrare una scrittura privata, oppure far autenticare il documento dal notaio. Registrare una scrittura privata di un trasferimento di denaro e apporre una data certa tramite il notaio significa formalizzare e rendere ufficiale un accordo di pagamento tra due parti.
Questo tipo di procedura viene utilizzata per garantire la tracciabilità e la sicurezza della transazione, e per proteggere i diritti delle parti coinvolte. Il notaio, in qualità di professionista del diritto, ha il compito di assistere le parti nell’elaborazione della scrittura, verificando la validità dei documenti e certificando la data dell’atto.
In questo modo, la scrittura privata diventa un documento ufficiale, che può essere utilizzato in caso di controversie future. La registrazione della scrittura privata consente di acquisire la prova della data di conclusione dell’accordo, che diventa quindi opponibile a terzi.
Inoltre, l’atto notarile conferisce maggiore autenticità e valore legale alla transazione, rendendo più difficile per le parti contestare l’accordo in futuro. In questo modo, in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, possiamo dimostrare lo scopo lecito del trasferimento di denaro.
Cosa succede in caso di errori
Che succede se si inserisce la causale errata in un bonifico? Un’eventualità di questo genere può dare il via ai controlli dell’Agenzia delle Entrate. In caso di problemi o irregolarità, potrebbero scattare sanzioni pecuniarie, o peggio, penali.
Comunque, se ci si rende conto di aver sbagliato la causale in un bonifico, si può chiedere alla banca di rettificarne il contenuto. Questo però è possibile solo finché l’importo del bonifico non è stato ancora accreditato sul conto di chi lo riceve. Una volta trasferito il denaro, infatti, l’unica via per risolvere la situazione è contattare le autorità finanziarie.