Ormai stiamo giungendo agli sgoccioli, mancano pochissime settimane per poter presentare la richiesta del bonus destinato alle categorie più bisognose.
Si tratta del bonus antinflazione, a cui possono accedere i cittadini che hanno un reddito Isee annuo minore di 20 mila euro.
Sul sito dell’Inps è attiva tutta la procedura per effettuare la richiesta del bonus di 150 euro.
Tale agevolazione è stata pensata per determinate categorie di lavoratori, i quali, al momento della richiesta, non si trovano alle dirette dipendenze di un datore di lavoro privato.
L’indennità una tantum, inserita nel decreto Aiuti Ter, ha come scadenza il prossimo 31 gennaio 2023. Ma a chi è rivolta?
La domanda può essere presentata:
C’è anche chi non deve presentare domanda, ovvero coloro i quali sono percettori di reddito di cittadinanza, i pensionati, i lavoratori dipendenti ai quali è richiesta la presentazione di un’autocertificazione.
La richiesta arriverà in automatico anche per i percettori di Naspi, Dis-Coll e per coloro che ricevono la disoccupazione agricola.
Come ogni bonus, anche per ricevere questo piccolo sostegno è necessario rispettare determinati requisiti.
In primo luogo il richiedente deve avere un reddito annuo che non superi i 20 mila euro nel periodo di imposta 2021.
Inoltre, i lavoratori intermittenti e stagionali hanno la possibilità di presentare la richiesta soltanto nel caso in cui non hanno già ricevuto il bonus nel mese di novembre.
La domanda può essere presentata in diverse modalità. Quella più semplice e generalmente utilizzata è attraverso un Patronato.
In alternativa è possibile effettuare la richiesta in solitaria, utilizzando il portale Inps.
Una volta effettuato l’accesso sul portale ed aver utilizzato le proprie credenziali, bisognerà accedere attraverso l’area denominata “Indennità una tantum 150 euro – Domanda”.
Oltre al servizio on-line, non è possibile fare la propria richiesta anche utilizzando il contact center INPS.
Il sussidio è stato presentato proprio come una tantum, ciò vuol dire che è possibile beneficiarne soltanto una volta.
Nel 2023, diversamente da come abbiamo pensato tutti fino ad oggi, non sarà possibile usufruire nuovamente del bonus.
Il Governo Meloni non ha prorogato questo sostegno, ma ha preferito indirizzare i soldi verso altri aiuti.
Il Governo Draghi decise di creare questo bonus con un obiettivo ben preciso. L’idea era quella di dare una mano alle famiglie per sostenere tutte le spese per i beni necessari.
All’inizio vi era il requisito di avere un reddito Isee annuo inferiore ai 20 mila euro, ma in seguito la platea dei beneficiari si è ristretta, in quanto è stato inserito anche il limite di retribuzione del mese di novembre, inferiore ai 1.538 euro.
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