Il Bonus è destinato a coloro che non superano i 35’000 euro annui di reddito.
32,5 milioni di persone dovrebbero godere di questa nuova manovra economica, di cui 400 mila lavoratori autonomi e 13,78 milioni di lavoratori dipendenti.
Questo è quanto scritto finora nel decreto Aiuti.
Il contributo, elargito dal governo, dovrebbe essere distribuito solo per quest’anno, nella speranza di aiutare le famiglie a far fronte al rialzo delle bollette energetiche.
I beneficiari del bonus 200 euro saranno coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, i pensionati, i lavoratori dipendenti, i co.co.co (collaborazione coordinata e continuativa), i lavoratori autonomi, i lavoratori stagionali, i collaboratori domestici e infine i disoccupati con NASpI e DIS-COLL.
Tra il lavoratori dipendenti è incluso anche il personale scolastico.
Potranno beneficiare del bonus solo quelle persone con un reddito inferiore ai 35’000 euro annui.
Per i lavoratori dipendenti la quota verrà pagata direttamente in un’unica soluzione nella busta di luglio, dal sostituto di imposta.
I datori di lavoro di entrambi i settori, pubblici e privati, riconosceranno automaticamente il bonus a tutti i loro dipendenti. Alla fine dell’anno se il guadagno del dipendente ha superato i 35’000 euro si provvederà al recupero dell’intero importo di 200 euro sottraendo dalla busta paga del lavoratore 25 euro al mese per otto mesi.
Mentre per i pensionati, per i “prepensionati” e per i disoccupati la cifra dovrebbe essere elargita con la mensilità di luglio dalle casse di previdenza.
A coloro i quali percepiscono il reddito di cittadinanza il bonus non verrà elargito automaticamente.
L’Inps si occuperà di verificare che coloro i quali riceveranno i 200 euro non siano pensionati e che nel loro nucleo familiare non sia presente un componente il quale riceverà il bonus in quanto dipendente.
Per i lavoratori autonomi invece verrà probabilmente previsto un fondo creato appositamente alla scopo, bisogna comunque attendere il decreto che concretizzerà la modalità di erogazione attraverso questo fondo creato dal Ministero del Lavoro e illustrerà a chi spetterà effettivamente il bonus.
La creazione del fondo per i lavoratori autonomi sarà basato sul modello dei contributi elargiti durante l’emergenza Covid-19.
La misura ha un costo di 6,5 miliardi di euro ed è meno della metà dei finanziamenti previsti per il decreto Aiuti.
Non rientrano nel conteggio dei 35’000 euro annui di reddito l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale, il profitto della casa di abitazione e le sue attinenze, i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Il bonus di 200 euro non crea alcun tipo di reddito ai fini fiscali, non è cedibile a terzi, non è sequestrabile e non è neanche pignorabile.
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