Bonus 200 euro, chi sono i cittadini tenuti a restituirli all’Inps: la lista

Nell’ultimo periodo, il governo ha stanziato una serie di bonus atti ad aiutare le famiglie italiane a contrastare i rincari a cui, attualmente, ci troviamo a far fronte. Per poter riceve tali aiuti, ovviamente, era necessario possedere determinati requisiti. Ecco, a tal proposito, chi dovrà restituire all’Inps i duecento euro ricevuti grazie al bonus.

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Bonus 200 euro da restituire – Nanopress.it

“Rincari”; “Aumenti” e “Crisi economica”: quante volte, nell’ultimo periodo, abbiamo sentito menzionare tali parole? Tante, purtroppo, e tutte e tre hanno un denominatore comune: famiglie in difficoltà.

Per fortuna, però, il governo è riuscito a stanziare dei soldi da destinare ai cosiddetti bonus, dei quali hanno potuto beneficiare coloro i quali possiedono determinati requisiti reddituali e non solo. Tra gli aiuti arrivati dallo stato vi è anche il “Bonus 200 €“.

Molti cittadini, dunque, hanno ricevuto tale contributo una tantum, ma alcuni di essi sono chiamati a restituirlo. Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.

Bonus 200 €: coloro i quali non avrebbero dovuto riceverlo

Per accedere a determinati aiuti forniti dallo stato è necessario dimostrare di possedere i requisiti prestabiliti. Anche per il “Bonus 200 €” vigeva tale regolamento, ma alcuni cittadini l’hanno ricevuto ugualmente.

Denaro
Restituire “Bonus 200 €” – Nanopress.it

Ecco, dunque, la lista delle categorie di cittadini che non avrebbero dovuto ricevere il “Bonus 200€”: i percettori di reddito di cittadinanza facenti parte di un nucleo familiare in cui almeno un membro avesse già ricevuto il bonus; i lavoratori stagionali che hanno beneficiato dell’indennità Covid in relazione all’anno 2021; i lavoratori autonomi che nel 2021 non hanno versato almeno un contributo al mese e la cui partita IVA non era attiva al 18 maggio; lavoratori saltuari che nel 2021 hanno lavorato meno di cinquanta giorni o con un reddito annuale superiore a trentacinquemila euro e i lavoratori dipendenti che non hanno beneficiato dello sgravio dei contributi dello 0,8% da gennaio a giugno.

E ancora:

  • disoccupati che non hanno percepito Naspi, Dis-coll o disoccupazione agricola nel mese di giugno 2022;
  • pensionati con un reddito assoggettabile all’Irpef inerente al 2021 superiore ai trentacinquemila euro;
  • collaboratori domestici che al 18 maggio 2022 non possedevano un impiego;
  • lavoratori dello spettacolo non iscritti al “Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo” con almeno cinquanta contributi giornalieri risalenti al 2021 (o con un reddito superiore ai trentacinquemila euro);
  • i venditori a domicilio senza partita Iva aperta (o iscrizione alla Gestione separata) al 18 maggio o che nel 2021 abbiano avuto un reddito inferiore a cinquemila euro inerente alla propria attività;
  • tirocinanti, disoccupati e stagisti con alcun tipo di requisito risalente al 2021, e coloro i quali possedevano un lavoro il cui contratto è scaduto nel mese di giugno 2022.
Bonus 200 €
Bonus 200 € – Nanopress.it

Tali categorie di cittadini, dunque, non avrebbero dovuto beneficiare del “Bonus 200 €”; qualora, invece, lo avessero ricevuto ugualmente, dovranno provvedere a restituirlo all’Inps.

Chi dovrà restituire il bonus

Esistono essenzialmente due casi in cui il “Bonus 200 €” deve essere restituito all’Inps. Dovranno restituirlo, in primo luogo, coloro i quali non hanno rispettato alcuni dei requisiti richiesti. Se, ad esempio, l’attività di un lavoratore autonomo non risulta essere attiva al 18 maggio 2022, e in tale data non era neanche iscritto alla propria cassa di previdenza, ma la persona in questione ha comunque ricevuto il “Bonus 200 €”, esso dovrà restituire all’Inps la somma ricevuta.

Restituzione all'Inps
Restituire il “Bonus 200 €” – Nanopress.it

In aggiunta, a dover restituire all’Inps il bonus ricevuto sono anche coloro i quali hanno ricevuto tale indennità due volte.

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