Una categoria in particolare di persone deve restituire il bonus 200 euro entro e non oltre questa data e con queste modalità.
![banconote da 200 euro banconote da 200 euro](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/03/banconote-da-200-euro.jpg)
Il bonus 200 euro è stato un aiuto con erogazione di soldi sul conto corrente, come da volere del Governo Draghi durante il periodo della pandemia e del lockdown. La distribuzione è avvenuta seguendo determinati criteri e a seconda delle categorie, tanto che poi man mano sono stati coperti tutti i lavoratori pubblici e privati. Il nodo che emerge in queste ore è la richiesta di restituzione del bonus 200 euro per delle categorie in particolare.
Bonus 200 euro: chi deve restituirlo?
Il bonus 200 euro è stato distribuito in scaglioni dopo che il Governo Draghi ha confermato questo aiuto. Oggi la notizia appresa da una determinata categorie di persone non è per nulla positiva: è infatti richiesta la restituzione a rate, con un importo pari a 25 euro presi direttamente dallo stipendio.
Ci sono categorie che dovranno quindi fare un passo indietro e quei soldi appena percepiti, restituirli seppur rate nel tempo con cifre basse. Si tratta dei lavoratori dipendenti con reddito annuo che non supera i 35 mila euro lordi.
Gli insegnanti – che fanno parte di questa categoria – hanno appena percepito gli arretrati inerenti al contratto scaduto e ora si ritrovano a dover ridare indietro questi soldi.
![Richiesta soldi del bonus](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/03/richiesta-soldi-bonus.jpg)
I lavoratori scolastici con reddito annuo al di sotto della cifra sopra menzionata sono circa 100.000 e dovranno restituire il bonus. I sindacati non hanno mai giudicato positivamente l’aiuto in soldi da parte del Governo, ora meno che mai considerata la situazione attuale.
Una situazione di questo tipo è anche per tutti i dipendenti pubblici che si trovano a restituire il Bonus Renzi, percepito in busta a febbraio. Secondo quanto emerge dalle testate di economia e finanza, NoiPa avrebbe erogato il bonus ad una parte di persone che non avevano il diritto di riceverlo e con redditi superiori a 15.000 euro. La somma dovrà essere quindi restituita seppur con piccole rate mensili.
Restituzione bonus economici: quali sono i fattori?
Come accennato, si tratta di un totale di circa 100.000 persone – docenti nella maggior parte – che si vedranno decurtare dallo stipendio la somma di 25 euro al mese per la restituzione del bonus da 200 euro.
Lo scaglione di riferimento è stato superato, perché all’interno di questi stipendi è compreso anche l’aumento come da contratto e poi gli arretrati non percepiti degli anni precedenti. Ne consegue un aumento del reddito e quindi la richiesta di restituzione del bonus.
![Bonus da restituire](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/03/bonus-da-restituire.jpg)
Sindacati ed esperti sono ora in prima linea per cercare di cambiare le cose nel futuro, proprio perché chi ha percepito questo bonus non poteva essere a conoscenza delle varie regole interne. Ovviamente, come accennato non verrà richiesta una restituzione completa e immediata ma a rate, con piccole somme mensili sino a coprire l’intera quota.
La notizia ha sconcertato i lavoratori dipendenti pubblici.