Il bonus di 200 euro si può richiedere fino a fine mese. I potenziali destinatari, però, potrebbero vedersi arrivare un controllo da parte dell’INPS. Vediamo di chi si tratta.
Tra le persone che possono richiedere il bonus di 200 euro spiccano i collaboratori sportivi ed i precari della scuola, oltre ai lavoratori che, nei primi sei mesi dell’anno, non hanno beneficiato dello sgravio contributivo.
Chi può richiedere il bonus da 200 euro
Lavoratori dipendenti (sia del settore pubblico che del settore privato), pensionati e titolari di reddito di cittadinanza hanno già ricevuto il bonus di 200 euro. Poteva farne richiesta chi non ha superato i 35 mila euro di guadagni nell’anno 2021. Inoltre, entro il 23 giugno del 2022, avrebbero dovuto usufruire dello sgravio contributivo dello 0,8% entro i primi sei mesi del 2022.
Ad ottobre, il bonus potrà essere ricevuto da altre persone appartenenti a delle categorie che prima ne erano escluse. Si tratta di:
- collaboratori sportivi,
- precari della scuola
- lavoratori che non hanno usufruito dello sgravio contributivo entro i primi sei mesi dell’anno perché coperti da contribuzione figurativa.
Questi soggetti si vedranno accreditare in busta paga, ad ottobre, direttamente il bonus senza doverne fare richiesta.
Dovranno fare domanda, entro il 30 settembre, invece, i lavoratori domestici. La richiesta potrà essere fatta online oppure tramite Caf. A fine ottobre, invece, si sarà il termine per chi potrà presentare domanda e appartiene ad altre categorie:
- chi lavora in modo autonomo e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali Inps;
- lavoratori stagionali;
- autonomi non titolari di partita Iva e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- co.co.co.;
- professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza;
- chi lavora essendo iscritto ad un fondo pensione, chi lavora nello spettacolo e chi si occupa di vendite a domicilio essendo titolare di partita Iva.
In pratica, si attende soltanto di conoscere la data del click day poiché il decreto da parte del Ministero che attesta l’erogazione dei pagamenti è già stato siglato.
Chi ha partita IVA, invece, potrebbe dover fare una domanda specifica dalle proprie casse previdenziali. Oppure, può fare richiesta all’Inps verificando che siano dei dati specifici da mettere in domanda. Anche in questo caso, non bisogna aver superato i 35 mila euro di reddito. Tali soggetti devono essere, inoltre, iscritti obbligatoriamente alle gestioni di previdenza.
Chi rischia di restituire il bonus
Naturalmente, il bonus non costituisce un regalo: bisogna possedere i requisiti per poterne beneficiare. Ecco quindi che l’INPS ha avviato tutta una serie di controlli su chi lo ha richiesto e chi lo ha già ottenuto.
Se da un lato il bonus è stato erogato automaticamente a tutti i soggetti tra: lavoratori dipendenti, pensionati e titolari del reddito di cittadinanza, dall’altro si è riservato il diritto di chiederlo indietro qualora non dovessero sussistere i requisiti.
Se il bonus non è arrivato in automatico pur avendone diritto, si può fare domanda all’INPS chiedendo perché non si è ricevuto.