Ecco perché l’INPS ha rilasciato una nuova comunicazione nella quale richiede indietro il bonus 200 euro ad alcuni soggetti.
Continuate a leggere il nostro articolo per scoprire cosa sta succedendo a vari italiani che ora si ritrovano a dover restituire il bonus 200 euro all’INPS.
Da quando il bonus 200 euro è stato pensato dal Governo di Mario Draghi, sono scoppiate numerose polemiche. Molti italiani, infatti, erano contrari all’erogazione del bonus perché credevano non fosse un vero sostegno erogare soltanto 200 euro in un unico mese.
Altri, invece, non ritenevano giusti i requisiti necessari per l’ottenimento del bonus, visto che molte categorie risultavano escluse, specialmente quelle che si trovavano in situazioni di grande difficoltà, come per esempio i disoccupati.
Uno dei paradossi del bonus, infatti, secondo alcuni, era il fatto che potessero percepirlo i percettori di disoccupazione mentre non i disoccupati veri e propri.
Oltre allo spazio per le polemiche sul bonus, però, c’è stato spazio anche per gli errori. Ne sono avvenuti di grossolani e hanno provocato, ad adesso, una richiesta di restituzione da parte dell’INPS ai cittadini.
La notizia è incredibile e sta sconvolgendo in moltissimi che pensavano di poter beneficiare almeno di questi 200 euro. Ecco che di seguito vi spieghiamo cosa sta succedendo e in particolare quali sono quei soggetti che dovranno restituire il bonus.
Nelle ultime settimane, l’INPS ha iniziato un processo di verifica che sta portando all’esclusione di vari profili che avevano avanzato la richiesta per ottenere il bonus dei 200 euro.
Purtroppo ci sono numerose irregolarità che l’INPS ha voluto sistemare e non stanno mancando le polemiche sul tema.
Il problema è che il bonus 200 euro è stato erogato dall’INPS soltanto sulla base di un’autodichiarazione. Come tutti sappiamo, dichiarare il falso va contro la legge, ma sono tantissimi i furbetti che pensavano di scamparla e di ricevere il beneficio nonostante non fossero in possesso dei requisiti richiesti.
C’è anche chi ha commesso degli errori onesti, perché ha interpretato male il bando e pensava di rientrare nei requisiti che invece non possiede.
A entrambe le categorie, purtroppo, verrà richiesta la restituzione del bonus, senza sconti. Uno degli errori più frequentemente riscontrati è relativo alla dichiarazione dell’ISEE, il reddito annuale percepito dalle famiglie richiedenti.
Alcuni italiani, infatti, hanno inviato l’autocertificazione e la richiesta del bonus all’INPS pur superando la soglia di reddito annuale prevista. In questo modo, hanno ricevuto il beneficio nonostante non ne avessero sfortunatamente diritto.
Ora l’INPS rivuole indietro i fondi per elargirli a coloro che, pur rientrando nel bando, non li hanno ancora ricevuti. La notizia è incredibile e lascia grande spazio a chi ha dubbi sulle modalità di erogazione dell’INPS. I controlli, infatti, dovrebbero essere più accurati, specialmente alla luce dei tanti errori che sono stati fatti con l’erogazione di benefici come il Reddito di cittadinanza.
E voi siete tra i soggetti che dovreste restituire il bonus all’INPS?
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