Quello del bonus di 80 euro di Renzi si è rivelato un vero e proprio flop. Lo ha ammesso il Ministero del Tesoro e la vicenda è stata ratificata dall’Istat, che, a questo proposito, ha pubblicato uno specifico documento dal titolo “Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società”. Attraverso questo dossier viene rilevato che tra il secondo e il terzo trimestre del 2014 c’è stato un aumento dell’1,8% del reddito lordo delle famiglie. Il potere d’acquisto è salito dell’1,9%. Tutto ciò è stato determinato dal bonus di 80 euro che Renzi ha deciso di dare ai lavoratori dipendenti, che potessero contare su un reddito medio-basso.
Attraverso questa decisione ne è conseguito che la spesa per consumi finali, quella che viene definita in termini tecnici domanda interna, è aumentata di 0. Soltanto un piccolo aumento è registrato tra il terzo trimestre del 2014 e il terzo del 2013, ma si tratta soltanto dello 0,4%.
Le cause della questione
Tutte queste conseguenze hanno dei motivi ben precisi che stanno dietro. I nostri connazionali, proprio in questo momento di crisi economica, hanno visto ridursi i risparmi. Questi ultimi sono stati intaccati, anche per compensare il calo del reddito, in seguito alla perdita del lavoro. Anche le case hanno iniziato a ridursi di valore. Gli esperti suggeriscono che le perdite sono state percepite molto più dei guadagni. Ecco perché gli italiani, non appena è stato loro possibile, stanno tentando di ricostruire quei risparmi che hanno perso.
Questa ricostruzione dei risparmi è considerata un’esigenza prioritaria e viene perfino prima dell’aumento dei consumi. Anche il Tesoro ammette la messa in atto di questo meccanismo, ma ha decisamente affermato che non è un fatto che può sorprendere. Lo stesso Ministero ha riconosciuto che le famiglie hanno una tendenza a ricostruire i risparmi intaccati durante la crisi, prima di riprendere il livello dei consumi.
Ci si chiede, quindi, come mai tutto ciò non sia stato calcolato prima e perché il Presidente del Consiglio e il suo governo abbiano scelto proprio questa strada, per stimolare i consumi interni. Avrebbero potuto esserci altre strade percorribili e il bonus da 80 euro, se aveva l’obiettivo di azzerare la povertà assoluta nel nostro Paese, non ha raggiunto l’intento che si proponeva.