I bonus baby sitter spettano anche ai nonni, ma non a tutti: l’Inps chiarisce le regole di accesso alla misura prevista per le famiglie con figli di età inferiore ai 12 anni, tramite voucher introdotti nei decreti per l’emergenza Covid-19.
Con i decreti per l’emergenza Coronavirus, per le famiglie con figli minori di 12 anni il Governo ha stabilito l’introduzione del voucher baby sitting, inseriti nel più ampio contesto dei bonus previsti per gestire la crisi post pandemia.
L’Inps ha chiarito alcuni aspetti dell’intervento con la circolare 73/2020, specificando che non si applica il principio generale della presunzione di gratuità delle prestazioni di lavoro in ambito familiare.
I nonni possono essere quindi pagati se si occupano dei nipotini, ma la somma (fino a un massimo di 1.200 euro) è rivolta ai familiari non conviventi.
Come si accede al bonus baby sitter? Per poter fare la domanda, il richiedente dovrà autenticarsi ai servizi Inps, munito di Pin ordinario o dispositivo, Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi.
Il voucher è alternativo al congedo parentale: chi ha ottenuto quest’ultimo per un periodo inferiore ai 15 giorni potrà beneficiare dell’importo residuo, ferma restando la possibilità di presentare domanda per i giorni di congedo rimanenti e non precedentemente goduti. I voucher si possono utilizzare per prestazioni di baby sitting dal 5 marzo al 31 luglio 2020.
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