Bonus busta paga da 75 euro: una nuova misura del Governo per aiutare i lavoratori a contrastare il caro prezzi.
Dopo quello da 200 euro, arriva il bonus busta paga da 75 euro. Il Governo sta pensando a misure per aiutare gli italiani che devono combattere il caro prezzi che non tende ad arrestarsi. Il nuovo bonus potrà essere richiesto previa autocertificazione da parte del lavoratore. Vediamo insieme come funziona, a quanto ammonta e a quali categorie di lavoratori è rivolto, anche in base al reddito lordo annuo.
Bonus busta paga da 75 euro: a chi è rivolto
Dopo l’annuncio del bonus da 200 euro per i lavoratori dipendenti, il governo ha elaborato anche il bonus busta paga da 75 euro dedicato alla medesima categoria. Ciò per incrementare la liquidità degli italiani, in un periodo in cui l’inflazione è sempre più alta e i prezzi non tendono a scendere.
Nel decreto di luglio, inoltre, si attueranno delle misure per tenere sotto controllo l’aumento di carburanti e bollette, oltre a dare qualche incentivo per incrementare gli stipendi con tale bonus. Cosa ulteriormente importante è che dovrebbe essere approvato anche un taglio del cuneo fiscale (provvisorio) che permetterà di aumentare la retribuzione netta a parità del lordo.
Negli ultimi anni sono stati presentati, ai cittadini, diversi bonus per far fronte alla crisi e ai cambiamenti imposti dalla pandemia di Coronavirus: di recente, infatti, è stato anche presentato il bonus musica per aiutare le famiglie a basso reddito a incentivare l’istruzione musicale dei propri figli, ma anche lo stesso bonus campi estivi, al fine di dare una mano ai genitori che, lavorando, non possono occuparsi della prole nei mesi estivi, prima delle ferie.
Abbassamento cuneo fiscale: come funziona
Il taglio del cuneo fiscale potrebbe essere applicato alle ultime quattro buste paga del 2022, ossia dal mese di settembre a quello di dicembre, per una percentuale totale del 4%. Pertanto, i lavoratori dipendenti andranno a guadagnare dai 50 ai 75 euro netti, versati direttamente in busta paga, su base mensile. Il bonus, dunque, oscillerà tra i 200 e i 300 euro, in base ai casi specifici.
La misura, va sottolineato, è dedicata a chi già sta fruendo del bonus contributi e che ha un reddito annuo lordo – da lavoro dipendente – che non supera i 35 mila euro all’anno. Si tratta solo di un primo passo per aiutare i lavoratori: infatti, come affermato da Confindustria, a partire dal 2023 si metteranno in campo diversi sforzi per ridurre il costo dell’occupazione e rendere più fluido il mercato del lavoro.