La Legge di Bilancio sembra essere giunta quasi a conclusione.
Tra i tanti incentivi e agevolazioni proposte, non è stato possibile trovare spazio per ogni cosa. Vediamo quale bonus è presente nella Manovra effettuata dal Governo Meloni.
I bonus eliminati nel 2023
Ormai siamo agli sgoccioli, l’anno è giunto al termine e siamo tutti pronti ad accogliere a braccia aperte il 2023.
Nuove esperienze attendono tutti, cosi come anche nuovi bonus di cui poter usufruire.
Nella Legge di Bilancio si è trovato spazio per nuove agevolazioni mentre altre sono state totalmente eliminate.
Il primo bonus che non è stato rinnovato è il bonus facciate, in scadenza a dicembre del 2022.
Si tratta dello sconto fiscale per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per interventi di restauro su edifici in determinate zone.
A partire dal primo gennaio non sarà più presente nemmeno il superbonus al 110%, la cui detrazione sarà minore, ossia raggiungerà il 90%.
Nel caso in cui la richiesta sia stata presentata entro il 25 novembre del corrente anno, sarà ancora possibile usufruire dell’agevolazione appieno.
Per le case unifamiliari, invece, sarà possible usufruire del bonus al 90% fino al
31 dicembre 2023 nel caso in cui i lavori abbiano già raggiunto il 30% dell’intervento
complessivo.
Ci sono anche altri bonus che non hanno trovato spazio nella Legge di Bilancio 2023.
Parliamo di agevolazioni come il bonus tv e decoder, con cui si sarebbe ottenuto un contributo per l’acquisto di televisori di nuova generazione considerando i nuovi standard di trasmissione Dvbt-2/He.
I bonus prorogati per il prossimo anno
Per quanto riguarda le proroghe, invece, il bonus mobili è stato rinnovato ancora una volta. Per il prossimo anno il tetto verrà portato a 5.000 euro contro i 10.000 euro attuali.
I cittadini potranno usufruire di una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici.
Arriva anche la proroga per tre anni del bonus barriere architettoniche, con cui si viene agevolati con una detrazione del 75% per interventi con cui eliminare ostacoli su
edifici già esistenti.
Il bonus ristrutturazione non ha visto modifiche e resterà in vigore esattamente cosi
com’è fino al 2024.
Nel caso in cui non ci saranno cambiamenti entro quella data, il beneficio tornerà nella sua versione originale con un’aliquota del 36% per una spesa che non va oltre i 48 mila euro.
Lo stesso discorso vale per il sisma bonus, l’ecobonus, il bonus acqua potabile e il bonus verde.
Il sisma bonus servirà per tutte e spese sostenute a partire dal primo gennaio 2017 fino a dicembre del 2024,con una detrazione del 50%. Quest’ultima dovrà essere calcolata per una spesa che non va oltre i 96 mila euro ad unità immobiliare.
L’ecobonus comprende i lavori per aumentare il livello di efficienza degli edifici in ambito energetico.
Il bonus acqua potabile, invece, ha come scopo la riduzione del consumo dei contenitori di plastica e propone un credito d’imposta del 50%.
Ne potranno usufruire coloro che scelgono di installare sistemi di filtraggio, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare e mineralizzazione.
Fino al 2024 verrà prorogato anche il bonus verde il quale prevede una detrazione Irpef pari al 36% per tutte quelle spese sostenute per diversi interventi tra cui: sistemazione di unità immobiliari, di pertinenze o recinzioni, di sistemazione a verde di aree scoperte private su edifici già esistenti, realizzazione pozzi, coperture, giardini pensili e impianti di irrigazione.