Previsto ora il bonus casa, una somma di denaro che verrà corrisposta a coloro che hanno intenzione di acquistare un’abitazione. Questo per evitare lo spopolamento di alcuni comuni.
I bonus riguardanti la ristrutturazione o il mantenimento delle proprietà degli italiani, nell’ultimo periodo sono stati molto comuni e quotati.
Questa volta però si mette a disposizione una determinata somma di denaro specificamente per l’acquisto di un’abitazione in vari comuni dell’Emilia Romagna.
L’iniziativa è stata attuata per evitare lo spopolamento dei borghi di montagna italiani e la somma totale messa a disposizione è di circa 5 milioni di euro.
Bonus casa: in cosa consiste
Tutte le informazioni riguardanti l’agevolazione sono state pubblicate nel bando “casa in montagna” dalla Regione Emilia-Romagna.
Questo è rivolto a tutti coloro che hanno intenzione di stabilirsi in modo definitivo in montagna, volendo dunque acquistare una casa. Per queste categorie di persone sono previsti un massimo di 30mila euro, con l’intento di contribuire all’acquisto di un’abitazione, evitando così lo spopolamento.
La somma varia a seconda del prezzo dell’immobile, che può essere di un minimo di 10mila euro ad un massimo di 30mila. L’obiettivo è quello di ricoprire almeno il 50% delle spese della casa.
Inoltre una volta beneficiato del bonus, non si potrà vendere l’immobile per un lungo periodo di tempo, in quanto si andrebbe contro il principio dell’iniziativa.
Caratteristiche dell’agevolazione
Lo scopo di quest’iniziativa è proprio quello di incentivare l’acquisto di case e dunque il popolamento di ben 121 borghi montani dell’Emilia-Romagna.
Ovviamente ci sono dei limiti e delle regole da rispettare per ottenere il bonus casa. In primo luogo può essere richiesto unicamente per l’acquisto dell’immobile e non può essere richiesto in contemporanea ad altri bonus per la ristrutturazione.
Inoltre può essere richiesto solo da coloro che hanno massimo 40 anni d’età. L’Isee familiare invece non deve superare i 50mila euro annui e inoltre è necessario essere residenti o lavorare in maniera stabile all’interno di uno dei comuni emiliani coinvolti.
Altre caratteristiche che permetteranno di acquisire punti sono l’avere uno o più figli e anche avere meno di 30 anni d’età.
Ma non solo l’acquisizione di punti dipenderà anche dal comune scelto. Maggiore sarà il tasso di decrescita demografica e più alta l’età media di quella zona, maggiore sarà il punteggio accumulato.
Un’iniziativa interessante e utile, soprattutto in vista del fatto che questo fenomeno di spopolamento si sta verificando in moltissimi comuni italiani, divenendo a poco a poco un serio problema per la sopravvivenza e l’evoluzione del paese.