Contro il caro vita e l’aumento esorbitante delle utenze, è stato confermato il nuovo bonus €180 senza requisiti ISEE.
Verrà erogato nei prossimi mesi: rispetto a gran parte dei bonus già introdotti dal governo che prevedono limiti ISEE, questa nuova misura anticrisi è per tutti, indipendentemente dai redditi personali e familiari.
Questa iniziativa verrà avviata a livello locale. Dove? Come funziona e come verrà erogato il bonus?
Bonus €180 senza requisiti ISEE: iniziativa locale, a chi spetta
Abbiamo specificato che l’iniziativa sarà avviata a livello locale: ciò significa che, purtroppo, non tutte le famiglie italiane potranno fruirne. Tuttavia, ricordiamo che esistono già diversi contributi concessi da Regioni e Province contro il caro vita come il bonus da 300 euro, anch’esso confermato a livello locale. Quindi, consigliamo di controllare nei siti web degli enti locali di appartenenza per verificare se erogano specifici contributi ai residenti.
Riguardo al Bonus da 180 euro, sarà concesso ed erogato nella provincia di Trento: fa parte di una serie di interventi contro i rincari dei costi energetici in Trentino.
Il bonus 180 euro consiste in uno sconto sulle bollette e non servirà la presentazione dell’ISEE per ottenerlo. Sono stati messi in campo fondi pari a 40 milioni di euro per questa misura.
Bonus €180 senza requisiti ISEE: quali bollette copre, condizioni
Il bonus prevede lo sconto soltanto sulle utenze relative al consumo di energia elettrica dell’abitazione principale. Non si potrà ottenere, quindi, per bollette della seconda casa.
In più, ci sono dei limiti che riguardano la potenza: se la potenza dell’energia supera i 4,5 kW, si perderà il diritto di ottenere lo sconto.
La provincia di Trento erogherà il bonus automaticamente, senza bisogno di inviare alcuna richiesta specifica.
Chi rientra nei requisiti dovrà attendere: le erogazioni scatteranno sulla prima bolletta del 2023.
Polemiche sul Bonus da 180 euro
La misura di sostegno decisa dalla Giunta provinciale di Trento ha scatenato polemiche.
La critica principale riguarda il fatto che lo sconto sia accessibile a tutti, senza tenere conto del reddito. In pratica, si contesta il fatto che l’agevolazione spetti non solo alle famiglie in difficoltà ma anche a quelle benestanti.
C’è da considerare, però, la condizione accennata prima: il sostegno verrà garantito alle famiglie con utenze che non superano i 4,5 chilowattora. Non sono poche le famiglie trentine che hanno sottoscritto contratti di livello superiore e che perderanno il diritto a fruire del bonus per lo sconto sulle bollette della luce.