Poste Italiane ha scelto di bloccare a partire dal 30 maggio la cessione dei crediti legati ai vari bonus edilizi e alle varie ristrutturazioni. Cosa succede ora? Come dovranno comportarsi le persone che hanno già avviato le pratiche ed esse sono in lavorazione? Analizziamo tutti i dettagli su questo cambiamento.
Dalla giornata di giovedì 30 maggio Poste Italiane ha deciso di porre un freno alla cessione del credito in riferimento ai bonus edilizi e agli acquisti dei bonus facenti parte delle ristrutturazioni agevolate. La stretta messa in atto da Poste fa seguito all’avvenuta pubblicazione del decreto Superbonus.
Il provvedimento messo in atto dal Governo, infatti, non permetterà d’ora in avanti di ricevere fondi dal mercato delle cessioni. Esso penalizzerà le banche, dal momento che dal prossimo anno non potranno più compensare i debiti previdenziali e contributivi.
Tornando a Poste Italiane, l’azienda ha reso noto sul sito ufficiale un messaggio che informa tutti sul fatto che non sarà più permesso effettuare nuove richieste per quanto concerne la cessione dei crediti di imposta.
L’azienda, però, ha voluto rassicurare alcune categorie di cittadini su un aspetto specifico. Analizziamo gli ulteriori dettagli su questa situazione.
Poste Italiane ha precisato che sarà ancora possibile seguire la pratica per chi ha già avviato i lavori edilizi. In tal caso, quindi, non cambierà nulla e sarà possibile caricare tutta la documentazione necessaria richiesta. Solo chi non ha ancora fatto partire le pratiche non potrà più sfruttare la cessione del credito da parte di Poste Italiane.
Il governo aveva già ufficializzato il divieto retroattivo che non consentiva – a chi non ha ancora avviato le pratiche sui lavori edilizi e sostenuto le varie spese – di sfruttare lo sconto in fattura o la cessione del credito da parte di Poste e delle varie banche.
Le condizioni del mercato delle cessioni nel nostro Paese non sono più favorevoli come un tempo. Poste Italiane, quindi, ha scelto fin da subito di non eseguire più la cessione del credito per quanto concerne le spese sui vari bonus edilizi e sulle ristrutturazioni.
La decisione da parte del Governo è, senza alcun dubbio, di carattere economico e messa in atto per salvaguardare le casse dello Stato. Essa, però, potrebbe avere conseguenze spiacevoli per quanto concerne l’ammodernamento degli edifici, sull’efficienza energetica nel nostro Paese e, in generale, su tutta l’industria edilizia.
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