Mancano pochi giorni all’inizio del mese di agosto e dovrebbe scattare l’erogazione del bonus una tantum che aumenterà lo stipendio di molti lavoratori italiani.
Si tratta di una buona notizia in arrivo dato che molte famiglie italiane non sono in grado di fare fronte ai rincari e alla fiammata inflazionistica. Il costo della vita è aumentato, mentre gli stipendi sono rimasti fermi. Di conseguenza, i consumatori finali si sono impoveriti. Il malcontento generalizzato ha portato il governo e le forze sindacali a scendere in campo per erogare aiuti economici e bonus a favore di un’ampia fetta di lavoratori e di lavoratrici. Ad agosto ci saranno diversi dipendenti che si vedranno lievitare la busta paga: stiamo parlando dei lavoratori del pubblico impiego, che beneficeranno dell’accredito del bonus in busta paga e dell’accredito degli arretrati.
Tutte le categorie dei lavoratori del comparto pubblico potranno ricevere una busta paga molto più sostanziosa. Gli aumenti previsti varieranno dai 20 euro fino ad un importo massimo pari a 130 euro al mese. Docenti e personale Ata riceveranno il bonus spettante già a partire dal mese di luglio. Finalmente dopo tanti ritardi, lungaggini burocratiche e mancanza di coperture finanziarie, è pronta l’erogazione del bonus una tantum e degli arretrati spettanti ai lavoratori del pubblico impiego, secondo quanto previsto dalla manovra di Bilancio.
La legge di Bilancio 2023 ha stanziato fondi volti ad aumentare la busta paga dei lavoratori del pubblico impiego. Dopo tanti ritardi e lungaggini ad agosto sarà accreditato il tanto atteso emolumento accessorio valido per 13 mesi. Il contributo aggiuntivo corrisponde all’1,5% della busta paga, che sarà accreditato insieme agli arretrati dei primi sette mesi dell’anno 2023. A comunicare il calendario degli accrediti spettanti è la piattaforma NoiPa del ministero del Tesoro. L’entità del bonus erogato a partire dal mese di agosto sarà computata in base all’inquadramento contrattuale, alla mansione svolta e al comparto.
Per il personale che ha mansioni dirigenziali ed è impiegato nei ministeri, l’incremento in busta paga sarà di 67 euro. Se si tiene conto degli arretrati dei primi sette mesi dell’anno 2023, il personale dirigenziale riceverà un aumento di oltre 530 euro. Anche il personale che vanta incarichi da funzionari si vedrà accreditato un bonus che varia dai 30 euro ai 45 euro.
L’incremento in busta paga spetta anche ai dipendenti pubblici che sono assunti presso l’Agenzia delle Entrate e delle Dogane, oltre che nell’ Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa). Per questa platea di lavoratori gli accrediti variano da un importo minimo pari a 23 euro a quasi 77 euro, per le figure apicali e dirigenziali.
Anche i lavoratori assunti nel comparto sanitario potranno beneficiare degli aumenti che variano dai 24 euro fino all’importo massimo pari a 55 euro per le figure dirigenziali. Per il personale assunto nel comparto difesa l’incremento previsto varia dai 25 euro ai 35 euro per il commissario capo.
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