Fino al 2024 sarà possibile beneficiare delle detrazioni fiscali necessarie per procedere alla sostituzione dei serramenti di casa.
Dal bonus barriere architettoniche al Superbonus: per rinnovare gli infissi il soggetto istante deve fare riferimento alle agevolazioni ancora disponibili. Come previsto dalla Legge di Bilancio, il bonus infissi prevede l’erogazione di sconti e benefici per sostituire i serramenti e le porte per tutto l’anno 2023. Scopriamo quali sono le detrazioni fiscali che è possibile richiedere per procedere all’attivazione del bonus infissi.
È possibile procedere alla sostituzione di finestre e di porte a patto di migliorare l’efficientamento energetico. Per questa ragione, questo bonus fa riferimento ad altre misure volte a migliorare la sostenibilità degli edifici.
Il bonus ristrutturazione edilizia copre fino al 50% dell’ammontare delle spese sostenute fino ad un tetto massimo pari a 96.000 euro. La detrazione fiscale viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Nel bonus ristrutturazione rientra la sostituzione dei serramenti e degli infissi esterni, tra cui le persiane ed ogni altra tipologia di infisso. La normativa li considera come interventi di risanamento.
Oltre al bonus ristrutturazione, è possibile procedere al rinnovo degli infissi e dei serramenti ricorrendo all’ecobonus con detrazione fiscale pari al 50%. La scontistica applicata copre fino ad un tetto massimo pari a 60.000 euro. Come il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus può essere ripartito in dieci quote di pari ammontare.
Sostituire le finestre ricorrendo all’ecobonus non richiede permessi particolari, ma è necessario provvedere al miglioramento della classe energetica dell’edificio. Come previsto dal DL Cessioni 2023 per il corrente anno non è possibile applicare la cessione del credito e lo sconto in fattura per sostituire le porte e le finestre tramite l’ecobonus ed il bonus ristrutturazioni.
Un’altra interessante agevolazione per procedere alla sostituzione delle porte e delle finestre è il bonus barriere architettoniche, che copre il 75% delle spese sostenute, che possono essere ripartite in cinque rate di pari importo. Per beneficiare dell’agevolazione fiscale è necessario garantire
“l’accessibilità, l’adattabilità la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”,
come previsto dal DM 236 del 1989.
Come chiarito nel bonus barriere architettoniche rientrano gli interventi di sostituzione delle porte, pavimenti ed infissi. Questa detrazione fiscale rispetto all’ecobonus ed al bonus ristrutturazioni accetta la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Un altro bonus per sostituire gli infissi è il Superbonus 110%: in questo caso l’agevolazione fiscale per sostituire le finestre, i portoni e gli infissi è legata agli interventi trainati e trainanti. Per richiedere il bonus alla fine dei lavori, il soggetto proprietario provvede a trasmettere la documentazione al sito dell’Enea.
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