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Bonus mobili 2016: come funziona e come ottenerlo

Anche per il 2016 è previsto il bonus mobili, utilizzabile solo per arredi ed elettrodomestici destinati a immobili sottoposti a ristrutturazione agevolata. L’agenzia delle Entrate ha tuttavia specificato che non è utilizzabile nel caso in cui l’immobile sia stato sottoposto a un intervento di riqualificazione energetica e nel caso di ristrutturazione di box e cantine.

La manovra del Governo ha prorogato per tutto il 2016 la detrazione al 50%, su un monte spesa massimo di 10mila euro, per arredi ed elettrodomestici di classe A, impiegati in immobili sottoposti a ristrutturazione, utilizzando le agevolazioni del Decreto Crescita(82/2012), quindi per gli acquisti effettuati dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016, a patto che siano successivi alla data di inizio dei lavori.

La detrazione verrà suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. In caso di morte del contribuente, prima del ricevimento di tutte le quote, è importante sapere che la detrazione non verrà trasferita agli eredi.

La ristrutturazione può riguardare singoli appartamenti, ma anche parti comuni dell’edificio. I mobili acquistati potranno essere utilizzati in ambienti diversi rispetto a quelli ristrutturati, ma ovviamente sempre all’interno della medesima unità immobiliare. Per intenderci: non potete ristrutturare casa al mare e inserire i nuovi mobili, nel vostro appartamento in città. Non possono nemmeno finire nel box del medesimo appartamento.

I lavori che possono godere del bonus sono: manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro o risanamento conservativo. Se invece si tratta di normali interventi di manutenzione ordinaria (tinteggiatura pareti, sostituzione pavimenti o infissi) l’agevolazione non è prevista, a meno che non riguardi le parti comuni dell’edificio.

Per ottenere la detrazione, dovrete inserire le spese sostenute all’interno della vostra dichiarazione dei redditi, negli spazi riservati. Il relativo pagamento potrà essere effettuato esclusivamente nei seguenti modi: carte di credito o di debito, oppure bonifico, bancario o postale, indicando causale, codice fiscale del beneficiario della detrazione e codice fiscale o partita IVA di chi ha effettuato i lavori.

E se i mobili vengono acquistati all’estero? Potrete comunque usufruire del bonus, soltanto previa presentazione di tutta la documentazione necessaria, sopra indicata.

Infine esiste per il 2016, un secondo bonus mobili, riservato alle coppie giovani, che stanno acquistando la loro prima casa. Il tetto di spesa è fissato in 16mila euro.

Beatrice Elerdini

Beatrice Elerdini è stata una collaboratrice di Nanopress dal 2014 al 2019, occupandosi di cronaca e attualità. Degli stessi argomenti ha scritto su Pourfemme dal 2018 al 2019.

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