Mancano pochi giorni prima della scadenza del bonus mobili del valore attuale di 10.000 euro.
Infatti, dal primo gennaio 2023, sarà possibile detrarre soltanto la metà dell’attuale importo. Inoltre il 31 dicembre del 2022 terminerà anche la possibilità di utilizzare il bonus per coloro che hanno dato inizio a degli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Pochi sono i giorni che siano a disposizione per utilizzare il bonus mobili nella sua totalità.
Infatti, attraverso l’ultima legge di bilancio del 2023 sono state introdotte alcune modifiche secondo le quali il bonus passerà dai 10.000 euro attuali per essere poi dimezzato, arrivando a 5.000 euro.
Per utilizzare il bonus al massimo della spesa si avrà tempo fino al 31 dicembre.
Inoltre, nel 2022 terminerà anche la possibilità di utilizzare il bonus nel momento in cui si unisce ad alcuni interventi di recupero per il patrimonio edilizio.
Tutti gli acquisti che verranno fatti a partire dal primo gennaio del 2023 dovranno essere agganciati agli interventi avuti inizio da gennaio del 2022.
Per ora sono ancora valide le regole che sono state introdotte grazie alla legge di bilancio del 2022 che ha previsto la proroga del bonus fino al 2024 anche se non mancano alcune modifiche.
In poche parole, dal prossimo gennaio, sarà di 5.000 euro il tetto massimo di detrazione.
Nel 2020 tale cifra era di 10.000 euro, nel 2021 era salita a 16.000 euro per ritornare poi di nuovo 10.000 euro nel 2022.
La situazione sarà ben diversa nei prossimi due anni in quanto la detrazione non supererà i 5.000 euro.
In base a ciò che ha voluto spiegare l’Agenzia delle Entrate, il bonus mobili non è altro che una detrazione IRPEF del 50% che può essere utilizzato per acquistare mobili e grandi elettrodomestici utili per arredare un immobile in via di ristrutturazione.
È molto importante sapere che bisogna scegliere degli elettrodomestici di classe energetica A per i forni, per le lavatrici, le asciugatrici e le lavastoviglie la classe deve essere la E mentre per i congelatori e per i frigoriferi la classe non deve andare al di sotto della F.
La detrazione verrà poi divisa in 10 quote nel corso dell’anno e saranno dello stesso importo.
Il bonus mobili può essere richiesto da coloro che portano avanti degli interventi di ristrutturazione edilizia e da cui data d’inizio dei lavori sia anteriore a quella delle spese sostenute per l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili.
Insomma, per l’acquisto di elettrodomestici e mobili portati avanti nel 2022 la detrazione verrà data a patto che i lavori siano iniziati già dal primo gennaio del 2023.
Per il prossimo anno la detrazione invece verrà data a coloro che inizieranno i lavori del 2022 mentre, nel 2024, il bonus sarà offerto a alle persone che iniziano i lavori nel 2023.
Più di una volta l’Agenzia delle Entrate ha voluto sottolineare che il bonus mobili verrà dato soltanto ai contribuenti che portano avanti degli interventi di recupero del patrimonio edilizio e che utilizzano quindi il bonus ristrutturazione.
Tra i diversi interventi edilizi che hanno diritto a questa detrazione troviamo coloro che iniziano dei lavori di restauro, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo insieme alla ristrutturazione su singoli appartamenti o sul ripristino di un immobile che ha subito danni a causa di eventi calamitosi.
È molto importante però fare alcune precisazioni. Portare avanti dei lavori di ristrutturazioni su parti comuni condominiali dà la possibilità ai singoli condomini di detrarre le spese sostenute al fine di acquistare gli arredi delle parti comuni .
Quindi non è possibile utilizzare tale bonus per l’acquisto di grandi elettrodomestici o mobili per una unità immobiliare di proprietà.
La detrazione in questione non viene utilizzata per i lavori di manutenzione ordinaria sugli appartamenti né tantomeno per creare posti auto.
Inoltre il bonus non può essere sfruttato nemmeno in caso di tinteggiatura di soffitti e pareti, per la sostituzione di infissi esterni o di pavimenti.
Viene però dato a coloro che utilizzano il sisma bonus 110%.
Dopo aver ottenuto il bonus, tra le varie spese è possibile detrarre anche quelle di montaggio e di trasporto.
È molto importante però ricordare che ogni pagamento deve essere fatto attraverso bonifico, carte di debito o di credito e ed è necessario tenere da parte la fattura lo scontrino fiscale.
Su questo argomento l’Agenzia delle Entrate ha voluto spiegare: “A titolo esemplificativo rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo”.
L’agenzia continua affermando che l’acquisto di grandi elettrodomestici che non hanno etichette energetica può essere agevolato soltanto nel caso in cui per quel tipo di dispositivo non è previsto l’obbligo di etichetta.
Nella categoria di grandi elettrodomestici fanno parte: congelatori, frigoriferi, lavasciuga, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, stufe elettriche, apparecchi di cottura, forni a microonde, piastre riscaldanti, radiatori elettrici, apparecchi elettrici di riscaldamento, apparecchi per il condizionamento e ventilatori elettrici.
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