L’ammortizzatore sociale era stato introdotto – in via sperimentale – nel 2021. Nella nuova Legge di Bilancio ha subito diverse modifiche.
L’Iscro spetta alle partite Iva che abbiano subito un importante calo del reddito. La riduzione deve essere inferiore al 70% dei due anni precedenti la domanda. Il bonus è destinato ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata Inps che esercitano il lavoro autonomo. Per ottenerlo, oltre a essere in regola con i contributi, è necessario essere titolari di una partita Iva da almeno tre anni (nella precedente Legge di Bilancio gli anni erano quattro).
Un’altra condizione per ottenere l’ammortizzatore sociale è che il reddito dell’anno precedente non superi i 12mila euro. Il bonus concorre anche alla formazione del reddito ai sensi del Testo unico delle imposte sui redditi.
A quanto ammonta e come richiederlo
Per quanto riguarda l’ammontare dell’Iscro, che può essere erogato per sei mesi, l’indennità è pari al 25% dell’ultimo reddito, su base semestrale. L’importo minimo è di 250 euro mensili, quello massimo di 800. La domanda può essere presentata all’Inps entro il 31 ottobre e – se riconosciuto – il bonus viene accreditato dal giorno successivo alla presentazione della domanda.
L’Istituto nazionale di previdenza sociale comunica all’Agenzia delle entrate i dati inseriti nella domanda per verificare i requisiti e a quel punto l’Agenzia delle entrate invia all’Inps l’esito dei controlli.