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Bonus scuola 2017: cos’è e come funziona lo sconto fiscale

Sapete cos’è e come funziona il Bonus Scuola 2017? Innanzitutto possono beneficiare del Bonus Scuola 2017, soltanto i contribuenti che nel corso dell’anno 2016 hanno effettuato versamenti liberi in denaro, a favore degli istituti scolastici. Lo School Bonus consiste in un credito d’imposta, o sconto fiscale, pari al 65% per gli anni 2016 e 2017, importo che cala al 50% per il 2018. La somma è da ripartire in 3 quote di pari importo. Vediamo nel dettaglio tutto ciò che riguarda il Bonus Scuola 2017.

Bonus scuola 2017: cos’è

Il Bonus Scuola 2017, come accennato in apertura, è un credito d’imposta, o uno sconto fiscale, ottenibile esclusivamente previo versamenti volontari agli istituti scolastici, effettuati nell’anno precedente a quello del beneficio, ovvero, in questo caso, nel 2016. Per quanto riguarda gli istituti scolastici a cui è possibile effettuare versamenti volontari, si intendono inclusi sia le istituzioni scolastiche statali, sia le paritarie private, quanto gli enti locali. Tali erogazioni liberali devono essere state effettuate verso i suddetti istituti scolastici nazionali, con l’obiettivo di realizzare nuove strutture scolastiche, oppure per la manutenzione di quelle attualmente esistenti, nonché per tutti quegli interventi volti a migliorarne l’occupabilità degli studenti.

Bonus Scuola 2017: come funziona

Per poter beneficiare del Bonus Scuola 2017, gli interessati devono aver effettuato il versamento volontario, tramite bonifico bancario, utilizzando il codice IBAN creato appositamente, inoltre devono aver inserito correttamente nello spazio riservato alla causale il codice fiscale delle istituzioni beneficiarie, nonché il codice relativo alla finalità prescelta per l’erogazione. I versamenti liberali possono avere le seguenti finalità:

– La realizzazione di nuove strutture scolastiche;

– La manutenzione e l’ampliamento di strutture scolastiche già esistenti;

– Il sostegno a interventi volti a migliorare l’occupabilità degli studenti.

Infine nel versamento deve essere riportato anche il codice fiscale delle persone fisiche, o degli enti commerciali, che effettuano la donazione volontaria. Nel caso in cui si scelga di effettuare erogazioni rivolte a più istituzioni scolastiche, i versamenti andranno effettuati distintamente per ognuno di essi.

Dopo aver effettuato correttamente i versamenti volontari, i contribuenti, per poter poi beneficiare nel Bonus Scuola, devono inviare una comunicazione telematica sul sito del MIUR, Ministero dell’istruzione, nella sezione a esso dedicata.

Infine il Bonus Scuola, nella dichiarazione dei redditi 730/2017, dovrà essere inserito nel riquadro G (Crediti d’imposta) nella sezione VIII (Credito d’imposta per le erogazioni liberali a sostegno della scuola- school bonus). Mentre nel rigo G10 bisognerà indicare il valore dei versamenti volontari, effettuati nel corso del 2016, fino al tetto massimo di 100.000 euro.

Bonus scuola 2017: il valore effettivo

Il Bonus Scuola 2017 si concretizza in un credito di imposta, che ha i seguenti valori:

– 65% dei versamenti liberali effettuati nei periodi d’imposta 2016 e 2017, entro il limite massimo di 100.000 euro per ciascun periodo d’imposta;

– 50% dei versamenti volontari effettuati nel periodo d’imposta 2018, entro il tetto massimo di 100.000 euro.

Ciò considerato, il valore massimo del credito d’imposta spettante è pari a 65.000 euro per gli anni 2016 e 2017, mentre scende a 50.000 euro per l’anno 2018.

Il credito viene suddiviso in tre quote annuali di pari importo. Inoltre è importante sottolineare che se una quota annuale non viene utilizzata, può essere portata avanti negli anni, senza alcun limite.

Bonus Scuola 2017: la compensazione in F24

Nel caso in cui un contribuente volesse utilizzare il Bonus Scuola, in compensazione con modello F24, dovrà inserire il codice tributo 6873, il quale fa riferimento chiaramente ‘al credito d’imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno degli istituti del sistema nazionale di istruzione – School Bonus, in uso a decorrere dal 1° gennaio 2017’.

Per avere informazioni ancora più dettagliate sul Bonus Scuola 2017, potete consultare il sito: SCHOOLBONUS.

Beatrice Elerdini

Beatrice Elerdini è stata una collaboratrice di Nanopress dal 2014 al 2019, occupandosi di cronaca e attualità. Degli stessi argomenti ha scritto su Pourfemme dal 2018 al 2019.

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