Il bonus stufe e pellet arriva proprio al momento giusto viste le stangate che stanno per arrivare. Come richiederlo? Ci sono dei requisiti?
Dopo una stagione calda ecco che sono arrivati i primi freddi e con il calo delle temperature in tutta Italia si inizia a pensare al riscaldamento. C’è un ritorno alla normalità, tra le scuole in presenza e il lavoro, per questo motivo si iniziano a pianificare le varie risorse da predisporre per il riscaldamento invernale.
Inoltre, le famiglie italiane stanno facendo i conti con tutti i rincari che stanno investendo il Paese con una previsione per l’inverno particolarmente spaventosa. Le bollette di luce e gas toccheranno dei livelli inimmaginabili e per questo motivo molti stanno pensando di acquistare il pellet e la stufa per la combustione.
Se questa idea è sempre stata ottima, lo è ancora? Con l’arrivo del nuovo bonus stufe e pellet molte famiglie potranno finalmente risparmiare.
Pellet, che cos’è e perché è sostenibile?
Il pellet è una delle scelte ecologiche e sostenibili che hanno preso piede in questo ultimo periodo. Inoltre, le stufe a pellet sono pensate anche per impreziosire gli ambienti interni perché bellissimi complementi d’arredo eleganti e raffinati.
Il pellet strizza l’occhio all’ambiente e si ottiene dagli scarti agricoli e della lavorazione del legno con un processo meccanico particolare. Tutto questo porta alla realizzazione di cilindri in legno da 7 millimetri.
Ovviamente, la combustione di questo materiale è sostenibile e fonte alternativa da tenere in considerazione essendo più economica del gas e del metano. Inoltre, in pochissimi minuti scalda completamente l’ambiente senza “togliere ossigeno” e senza che ci siano odori sgradevoli.
Aumenti di prezzi, comprare il pellet conviene?
L’aumento dei prezzi riguarda tutte le categorie, ovviamente anche il pellet ne è stato colpito. Un sacco da 15 Kg venduto a 7 euro, oggi arriva sino a 14 euro circa a seconda della marca e della tipologia. I rincari sono dovuti allo scontro in Ucraina, lo stop alle importazioni e tutte le sanzioni: l’effetto domino non ha risparmiato nessuno.
Le fabbriche inoltre devono aumentare i prezzi per sostenere la produzione e tutti i rincari che si trovano in bolletta. Nonostante questo, il pellet resta l’alternativa ecologica molto più conveniente di metano e gas e la produzione è garantita per tutto l’anno, come confermato dai produttori.
Bonus stufe e pellet, come richiederlo
Il Governo mette in campo alcuni bonus e aiuti che riguardano ogni tipo di famiglia e di necessità. Il costo da sostenere più alto è quello delle stufe per la combustione del pellet, con costi di investimento sino a 1.500 per apparecchi ad aria e sino a 2.500 per apparecchi ad acqua.
Gli impianti possono avere un costo di 300 euro in aggiunta alla canna fumaria e tutti i lavori da svolgere. Pur essendo un investimento di ritorno, lo Stato ha pensato di mettere sul tavolo il bonus stufe e pellet per aiutare gli italiani a scegliere questo tipo di riscaldamento per l’inverno.
Le misure comprendono:
- Conto Termico, erogato dal Gestore Servizi Energetici con sostituzione di impianto esistente per coprire il 65% dei lavori da svolgere;
- Ecobonus, con rimborso al 65% per un massimo di 30mila euro per tutti gli interventi sugli immobili scritti al catasto per la riqualificazione energetica. La stufa a pellet dovrà avere un rendimento del 70% o superiore.
Da prendere in considerazione anche i bonus regionali, come quelli di Lombardia – Veneto ed Emilia Romagna con importi vari stanziati a seconda dei requisiti presentati. Il consiglio è di verificare i bandi nel dettaglio direttamente sul loro sito web ufficiale.