Il bonus Sud è una misura che attualmente ancora non è stata aggiunta all’interno della legge di bilancio.
Nonostante ciò Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’economia, ne ha parlato a lungo durante l’audizione che si è tenuta riguardo alla manovra del 2 dicembre.
Il bonus sud potrebbe essere prorogato, una notizia che per il momento ancora non è stata confermata poiché ancora non si è certi del fatto che questo sia stato o meno inserito nella nuova legge di bilancio.
Nonostante ciò, si tratta di una notizia proveniente direttamente da Giancarlo Giorgetti, il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Un argomento di cui si è parlato a lungo nel corso dell’audizione sul testo della manovra svoltasi il 2 dicembre del 2022 presso le commissioni di bilancio che sono state richiamate tutte insieme all’interno del Senato e della Camera.
In cosa consiste il bonus Sud? Si tratta di un’agevolazione, un credito d’imposta indirizzato agli investimenti di un valore non superiore al 45%.
Per il momento la sua scadenza è stata fissata al 31 dicembre del 2022 e attualmente non è prevista nessuna proroga nonostante il testo della nuova legge di bilancio.
In ogni caso però Giorgetti, nel corso dell’audizione alle Commissioni bilancio, ha affermato che molto probabilmente verranno predisposte “misure per la proroga di alcuni interventi, quali le agevolazioni fiscali in favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate in quei territori, nonché prevedendo la proroga dei crediti d’imposta per gli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali e nelle Zone Logistiche Semplificate”
Il bonus sud è un incentivo che interessa diverse regioni tra cui Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Molise, Sicilia, Abruzzo e Sardegna.
Tale agevolazione può essere richiesta fino al 31 dicembre del 2022.
Questo permette di ottenere il credito d’imposta per i vari progetti di investimento iniziale per quanto riguarda l’acquisto gli impianti, macchinari e attrezzature utili a realizzare strutture di produttività impiantate nel territorio oppure già esistenti.
Ovviamente il valore del beneficio risulta essere diversamente proporzionale alla grandezza dell’azienda.
In Abruzzo esistono infatti il 30% di piccole imprese, il 20% di medie imprese, le grandi imprese occupano soltanto una percentuale pari al 10%.
Situazione diversa invece è in Molise in cui le percentuali cambiano rispettivamente passando al 45% per le piccole imprese, al 35% per le medie imprese e al 25% per le grandi imprese.
Nelle altre regioni interessate dal bonus le piccole imprese che hanno la possibilità di ottenere il credito d’imposta sono del 45%, mentre è del 35% la percentuale dedicata alle medie imprese e del 25% quella alle grandi imprese.
Un bonus a cui è possibile accedere attraverso una comunicazione inviata dall’agenzia delle entrate in cui si dovrà utilizzare il modello CIM17, dopo aver ottenuto il lasciapassare, sarà possibile utilizzare il credito d’imposta andando a compensazione attraverso il modello F24.
Un bonus che può essere utilizzato fino al 31 dicembre del 2022 anche se, in base alle dichiarazioni di Giorgetti, è molto probabile che questo subirà una proroga e che possa essere quindi esteso fino al prossimo anno.
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